Bianco e D’Alia dialogano sulla Sicilia Prove d’alleanza Pd-Udc sotto il vulcano

«La politica è incapace di offrire risposte adeguate ai problemi della gente perché è vittima del consenso elettorale». È questo il pensiero comune di Enzo Bianco e Gianpiero D’Alia. Due politici di schieramenti diversi, Pd il primo e Udc il secondo, e per cui ricoprono ruoli di primo piano, ma legati dalla sicilianità. E proprio la Sicilia e le possibilità per il suo sviluppo futuro sono state al centro del dibattito organizzato ieri al cortile Platamone dai Liberal Pd e dall’associazione Catania futura.

Concordano sulle cause del degrado politico e sociale della Sicilia di oggi e ci sono le loro firme, insieme a quelle di un’altra cinquantina di parlamentari dell’isola di tutti gli schieramenti,  sulla lettera che pochi giorni fa è stata recapitata al premier Mario Monti e con la quale si chiede maggiore attenzione nei confronti della nostra Regione. «Serve parlare di trasporti, sostegno alle piccole imprese, perché non è accettabile la soppressione dei treni piuttosto che investire nel loro miglioramento come si fa altrove» afferma Enzo Bianco, il promotore dell’iniziativa.

Una terra, la Sicilia, che, come ricorda il giornalista Nino Amante, moderatore dell’incontro, conta il 17,2 per cento di disoccupazione secondo i dati di Eurostat. Dato che si aggrava fino al 42,9 per cento se si guarda ai giovani. È il cattivo uso che si è fatto fino adesso della politica, sia a livello nazionale che locale, una della cause della situazione attuale. «Uno strumento per mediare rapporti personali a spese dell’amministrazione pubblica regionale» come afferma D’Alia, capogruppo dell’Udc al senato, nonché coordinatore regionale del partito di Pier Ferdinando Casini. Di frutto di «scelte scellerate, prima tra tutti una certa idea di un nord produttivo e di un sud a cui dare piccola assistenza» parla Bianco in riferimento alla politica nazionale. A livello regionale fa un mea culpa per il suo partito, colpevole di «troppi errori. Primo tra tutti l’appoggio a Lombardo».

Ma non solo di passato ed errori si parla con i due senatori. Forti dell’esperienza nazionale del governo tecnico del professore Mario Monti, entrambi auspicano per la Sicilia un nuovo governo regionale che sappia garantire una risanamento al di là degli schieramenti politici. E anche ripensare il rapporto tra la politica e le imprese. Non solo concordia tra i due, comunque. Si stuzzicano sulla situazione politica a Palermo, dove l’Udc si è alleato con il Pdl e il Grande Sud appoggiando il candidato sindaco Massimo Costa. Se D’Alia dice che «il Pd sta facendo di tutto per autodistruggersi», Bianco parla di «grande dimostrazione di mobilità» di Costa, «capace di cambiare progetti politici quattro o cinque volte in un mese». «A Palermo abbiamo sostenuto e accolto il progetto civico di Costa e oggi si sono associati anche quelli del Pdl e a noi fa molto piacere», ribatte D’Alia. Nella corsa a sindaco del capoluogo siciliano il Pd dovrebbe sostenere il vincitore delle primarie Fabrizio Ferrandelli, ma la parte Liberal del partito vorrebbe votare per Rita Borsellino, sebbene abbia perso le primarie. «È necessario uno scatto d’orgoglio per cambiare. A Palermo rappresentiamo un terzo dell’elettorato, non possiamo candidare qualcuno che rappresenta un terzo di questa terza parte» dichiara Enzo Bianco.

Se a Palermo le elezioni sono imminenti, a Catania manca ancora un anno. L’Udc si apparenterà ancora con il Pdl? D’Alia non si sbottona: « Non succederà nulla a breve, ne parleremo quando si voterà». Certo è che a Catania l’Udc è «all’opposizione di Stancanelli – continua D’Alia – Per il resto posso dire che l’unica cosa di cui sono certo è la stima e l’amicizia che ho nei confronti di Enzo Bianco che è stato un grande sindaco di questa città».

E proprio Enzo Bianco recentemente sulle nostre pagine ha già auspicato una grande alleanza tra quanti sappiano guardare con occhi diversi al futuro catanese, partendo dai contenuti per decidere dopo un candidato comune. Tutto possibile, quindi, ma è ancora presto per le decisioni ufficiali.

desireemiranda

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