Va avanti il processo Reset. È di ieri la notizia che sono stati condannati in primo grado con rito ordinario Angelo Girasole, Alberto Gravagna e Alfio Petralia. I tre sono stati arrestati nell’aprile del 2017 nella prosecuzione dell’operazione Onda d’urto che, a dicembre del 2016, aveva coinvolto undici persone che imponevano il pagamento di denaro a titolo di protezione a un imprenditore di pompe funebri di Biancavilla.
La seconda sezione penale, presieduta da Roberto Camilleri, ha inflitto una pena a otto anni di reclusione a Girasole e Gravagna, e una multa di 3.000 euro ciascuno; per Petralia sette anni e sei mesi di carcere e una multa di 2.500 euro. Alle parti civili – il titolare dell’impresa funebre, il Comune di Biancavilla e l’associazione antiracket e antiusura Libera Impresa – è stato riconosciuto un risarcimento danni di 5.000 euro ciascuna.
Nell’ottobre dello scorso anno, Carmelo Vercoco, Alfio Muscia e Vincenzo Monforte sono stati condannati in primo grado con rito abbreviato. Determinante per le indagini è stata la collaborazione della vittima. Il 5 dicembre prossimo si aprirà il processo d’appello per i condannati con rito abbreviato nell’ambito delle operazioni Onda d’urto e Reset.
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