Bernava: “Quella di Crocetta sulle società partecipate della Regione è solo una pupiata”

PER IL LEADER DELLA CISL SICILIANA, IL GOVERNATORE DELL’ISOLA HA SOLO FATTO FINTA DI SCOPRIRE GLI OMESSI CONTROLLI E GLI SPRECHI GIA’ SEGNALATI DA TEMPO DALLA CORTE DEI CONTI

La Cisl siciliana entra a gamba tesa sugli sprechi nelle partecipate regionali denunciati dal presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, sugli sprechi attraverso un dossier di oltre 150 pagine redatto da una task force regionale e consegnato alla magistratura.

E lo fa con il suo leader, Maurizio Bernava, che critica fermamente l’ennesima uscita pseudo rivoluzionaria del governatore della Sicilia.

“Siamo alla farsa – commenta Bernava -. Il presidente Crocetta inventa un altro ‘scandalo’ per far parlare della sua rivoluzione mai avvistata nei radar della società siciliana”.

“Un Governo non si limita all’ennesima inchiesta interna sul funzionamento delle partecipate – sottolinea il leader cislino in Sicilia -. Un Governo impegnato ad investigare la propria Amministrazione non può limitarsi a passare gli esiti dei controlli alla Magistratura ordinaria e contabile. Ovviamente dopo averli forniti alla stampa!”.

Insomma, sembra dire Bernava, quella di Crocetta sulle società partecipate della Regione non sarebbe altro che la solita ‘pupiata’ per fare gran cassa e andare sui giornali come ‘moralizzatore’. Un modo per provare a recuperare sul piano dell’immagine tutto quello che ha perso sul piano della credibilità politica.

“Controlli ed inchieste interne, se vere e serie – rilancia Bernava – servano al Governo a ridurre numero e costi insostenibili e cacciare via tutti quei dirigenti ben pagati dall’Amministrazione che hanno omesso controllo e vigilanza”.

“Sanzionarli davvero – tuona il segretario generale del sindacato – anche se occupano ruoli rilevanti e di vertice, se hanno sponsor politici di peso e/o sono fedeli sodali al presidente”.

“Per ridurre sprechi e ruberie, per ridare fiducia a chi soffre senza lavoro e reddito travolto dalla crisi – precisa Bernava – servono scelte, gesti e testimonianze forti e concrete da parte di chi governa la Sicilia. Dopo due anni, su questo fronte, basta ‘Pupiate’ ed annunci senza azioni e cambiamenti conseguenti”.

“Dopo due anni e decine di richieste ufficiali con manifestazioni pubbliche, almeno da parte della Cisl, con richiesta di aggredire gli sprechi in tutto il sistema amministrativo della Regione – afferma Bernava – il Governo non perda più tempo e pensi ad attrezzarsi per controllare la spesa in tempo reale e ridurre gli ampi margini di costi che esistono in tutti i settori”.

“Azioni di razionalizzazione che abbiamo proposto di fare – ricorda l’esponente sindacale – in modo congiunto, in un unico piano coordinato, tra Regione, Enti locali e partecipate”.

“Scelte strategiche chiare, non più prorogabili ed indispensabili – rimarca Bernava – per spostare risorse a favore del lavoro produttivo e risanare il grave debito”.

“Adesso si fa finta di scoprire gli omessi controlli e gli sprechi nelle società partecipate. Una farsa! – ribatte Bernava -. Invece di governare si fa finta di giocare al gatto ed al topo”.

“Dopo due anni si persevera negli show da ‘Politica spettacolo’ – sottolinea il leader della Cisl – che peggiorano, ulteriormente, la credibilità della Sicilia, invece di realizzare l’unica cosa significativa che il Governo regionale avrebbe dovuto fare da tempo: ristrutturare, ridurre, riorganizzare le partecipate secondo principi di equilibrio gestionale e di efficacia dei servizi”.

“Esattamente come denunciato e richiesto da mesi, in modo preciso e dettagliato, dalla Corte dei Conti – ricorda Bernava – nella cui relazione erano già indicati le scoperte e gli scandali strillati oggi in piazza dal governatore della Sicilia”.

Basta farse, basta ‘Pupiate’, più rispetto per i governati, più senso e responsabilità civile da chi Governa! Ribatte Bernava”.

“Alla Cisl spiace registrare un’inconcludente attivismo solo mediatico su temi che sono vitali per la ripresa dalla crisi, lo sviluppo ed il lavoro – conclude Bernava – un’imperterrita inconcludenza che ci costringerà a mobilitarci ed essere ancora più incalzanti di quanto e come fatto finora”.

Nota a margine

La galassia partecipate in Sicilia conta trentadue società, circa 8000 dipendenti, stipendi medio-bassi per i dipendenti e ‘stipendi d’oro’ per i tanti, troppi, manager che percepiscono indennità che, in taluni casi, superano i 200 mila euro.

Una situazione insostenibile che non può risolversi con un dossier redatto da una task force e inviato alla magistratura. Servono atti politici e assunzioni di responsabilità che il Governo Crocetta non ha ad oggi ritenuto di approntare.
g.m.

Seconda nota a margine

Ma se al Governo Crocetta togliamo le ‘Pupiate’ cosa rimane?
g.a.

Giuseppe Messina

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