Beni Culturali, Crocetta licenzia Campo Via sette dirigenti regionali. «E’ solo l’inizio»

Prosegue l’annunciata rivoluzione della macchina della Regione Sicilia a opera del neo-governatore Rosario Crocetta. Dopo le polemiche sul numero – troppo alto, secondo l’ex sindaco di Gela – di giornalisti all’interno dell’ufficio stampa, oggi è toccato ai dirigenti. Revocati gli incarichi di dirigente generale a Biagio Bossone (ragioniere generale), Gianluca Galati (energia), Francesco Nicosia (capo di gabinetto dell’assessorato all’Economia), Ludovico Albert (Istruzione e formazione professionale), Marco Salerno (Turismo e spettacolo), Pietro Tolomeo (Corpo forestale) e Gesualdo Campo (Beni culturali). Quest’ultimo a Catania è conosciuto per alcuni provvedimenti – presi durante il suo incarico di soprintendente dei Beni culturali – che in passato hanno fatto molto discutere.

Uno dei più controversi è lo sgombero dell’Experia effettuato tre anni fa. Campo, sull’onda delle polemiche scoppiate nell’immediato, dichiarò di voler recuperare l’ex teatro educativo della Casa del Balilla per riconsegnarlo entro il 2010 alla città e all’Ersu. Ma fino a oggi l’immobile dell’Antico corso rimane sprangato e gli ex studenti che lo frequentavano si sono spostati in strada. Così poco o nulla è accaduto in un palazzo nei dintorni, l’ex collegio dei Gesuiti. Chiuso ormai anch’esso da tre anni, l’ex sede dell’istituto d’Arte di Catania – dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità – è diventato preda dei ladri di rame. Un rimpallo di responsabilità tra Provincia e Regione ha fatto sì che la struttura – acquistata circa 16 anni fa per farne la sede della nuova Biblioteca universitaria regionale – rimanesse chiusa perché pericolante. Con buona pace degli studenti, costretti al trasloco e a vedere i propri lavori ammuffire letteralmente dentro il palazzo barocco. E all’ex soprintendente si attribuisce una potenziale responsabilità nell’approvazione del progetto del doppio binario voluto da Rfi e che stravolgerebbe il centro storico di Catania.

L’obiettivo della riduzione, ha spiegato il governatore Crocetta, «è di avere solo 13-14 dirigenti regionali quanti sono i dipartimenti e gli assessorati. Ora sono 30». Una logica di risparmio, dunque, che ha colpito per primi i sette dirigenti i quali verranno sostituiti temporaneamente grazie a una rotazione. «E’ solo l’inizio – ha avvisato Crocetta – aspettiamo l’insediamento della giunta regionale».

Redazione

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