«Facciamo che ad ogni nuovo premier si fanno le pulizie, allora sì che sarà splendido splendente». Sui social network gli studenti universitari ci scherzano su. Ma le grandi pulizie a cui si assiste in questi giorni al Monastero dei Benedettini non si vedevano da anni. Merito dell’inaugurazione dell’anno accademico a cui presenzierà il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita a Catania nella giornata di mercoledì.
Pulizia ordinaria e straordinaria nelle aree dell’edificio che ospiteranno il presidente e la lunga processione di ermellini e autorità che sfilerà lungo i corridoi del secondo piano fino ad arrivare nell’Aula magna Santo Mazzarino, dove stamani erano già presenti i cerimonieri del Quirinale, a controllare che tutto proceda al meglio. Dove sono intervenuti gli addetti alla pulizia, le pareti sono tornate bianche, il cotto del color mattone originario, le mattonelle – provenienti dalle antiche sale del monastero e custodite dentro una teca al secondo piano – hanno ripreso le loro vivaci tinte. Un contrasto stridente con le aree e soprattutto i corridoi esclusi dal maquillage. Rimasti nella condizione che CTzen documentava un anno fa: uno strato di polvere ricopre le pareti.
«Dobbiamo ringraziare il Presidente della Repubblica, se dopo anni al monastero vengono fatte le pulizie!», scrive Sara su Instagram. «Guardiamo il bicchiere mezzo pieno – commenta Ciccio Mannino, presidente dell’associazione Officine Culturali che si occupa della promozione del Monastero – questo deve essere lo step dal quale ripartire, l’occasione della visita di Napolitano ha portato a un intervento positivo che possiamo conservare e migliorare». Gli addetti alla pulizia intanto vanno avanti a ritmo frenetico. «Abbiamo iniziato da una settimana, ma servirebbe più tempo», affermano. Puliscono le pareti con macchinari che aspirano la polvere, un intervento semplice ma che – riferiscono – «non fa parte della pulizia ordinaria stabilita secondo capitolato». Ecco perché un’azione simile non si vedeva da diversi anni.
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