Belpasso, tre arrestati per rapina a un panificio Stessa auto notata nelle vicinanze di altri colpi

Con la pistola in pugno avrebbero minacciato di morte i titolari di un panificio per farsi consegnare l’incasso della giornata. I carabinieri di Belpasso hanno arrestato Stefano Amore (classe 1997), Giuseppe Gullotta (classe 1996) e Carmelo Miano (classe 1995) perché accusati di rapina aggravata in concorso. I fatti sono avvenuti il 24 novembre scorso in via Nicolosi, nel territorio belpassese. Intorno alle 20.40, tre giovani con il volto scoperto hanno fatto irruzione nel negozio e sono riusciti a impossessarsi di 200 euro contenuti nella cassa e di 140 euro che il fratello del titolare teneva in tasca.

Dopo la denuncia del gestore, i carabinieri hanno acquisito e analizzato le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della zona e sono riusciti a identificare i tre, attualmente indagati. Il giorno della rapina i militari avevano trovato e repertato una cartuccia calibro 8 a salve, inesplosa, verosimilmente caduta dalla pistola usata dai rapinatori per intimidire le vittime. In casa di uno degli indagati sarebbe stata trovata un’arma compatibile.

A questo si aggiunge il fatto che una Fiat 500 è stata notata in sosta nei pressi del panificio proprio all’orario del colpo. Un’automobile identica (la targa è stata annotata da diversi testimoni) è di proprietà del padre di uno dei tre. E sarebbe stata usata anche nel corso di altre due rapine commesse nello stesso territorio. Amore e Gullotta sono stati portati nel carcere di piazza Lanza, mentre a Miano il provvedimento è stato notificato nel carcere di Caltagirone, dove si trovava già detenuto per altri reati.

Aggiornamento del 5 aprile 2019
Dopo un supplemento di indagine richiesto dalla difesa di Giuseppe Gullotta, l’uomo è stato scarcerato il 2 aprile 2019 con ordinanza del gip del tribunale di Catania, in quanto il quadro indiziario a suo carico «imperniato sul riconoscimento dello stesso operato dalla persona offesa, appare ridimensionato».