È risaputo che la crisi economica ha gettato sul lastrico imprenditori, commercianti e impiegati e per tirare avanti in molti si sono buttati su altre attività. Uno di questi potrebbe essere il pasticcere 49enne di Belpasso arrestato dai carabinieri della compagnia di Paternò. Nella sua abitazione i militari hanno trovato cinque chili di marijuana, droga che se immessa sul mercato avrebbe fruttato circa 25mila euro. L’uomo, da quanto appurato dai carabinieri, avrebbe prodotto anche dolci – in particolare cioccolata – arricchiti da qualche tocco di marijuana. Gli inquirenti starebbero verificando se fossero una produzione tutta interna riservata a se stesso e a pochi intimi, oppure se siano stati venduti fuori dall’abitazione. I militari hanno denunciato a piede libero anche un impiegato paternese di 29 anni. Entrambi i soggetti, incensurati, sono accusati di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Le indagini delle forze dell’ordine sono iniziate nel primo pomeriggio di ieri, dopo aver ricevuto una specifica informazione sul 29enne. I carabinieri hanno seguito l’uomo fino all’appartamento del pasticcere, a Belpasso. I militari dell’arma appostati non distante dall’abitazione, avrebbero osservato un fatto anomalo: il 49enne avrebbe ceduto una busta in cellophane all’impiegato paternese. Il tutto sarebbe avvenuto all’esterno della casa del pasticcere. Le forze dell’ordine hanno pedinato il 29enne fino a Paternò, dove si è diretto all’interno dei giardini pubblici Moncada di via Vittorio Emanuele. L’uomo, da quanto osservato dai carabinieri, avrebbe ceduto la busta a un collega di lavoro di 37 anni, anche lui originario del Comune paternese.
I carabinieri sono intervenuti bloccando i due uomini; dal controllo effettuato nella busta sono stati trovati circa cento grammi di marijuana. L’impiegato è stato denunciato a piede libero, mentre il collega è stato segnalato quale assuntore alla prefettura di Catania. In contemporanea altri militari hanno perquisito casa del pasticcere. Nascoste in uno sgabuzzino hanno trovato altre buste contenenti circa cinque chili di marijuana, tra infiorescenze e foglie già triturate. Trovato inoltre un barattolo con 500 euro in contanti, ritenuti dagli investigatori l’incasso per la vendita della droga, nonché due bilance elettroniche di precisione. Stamattina si è svolta il processo per direttissima per il pasticcere che ha patteggiato la pena: è stato condannato a tre anni di carcere da scontare ai domiciliari.
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