Una nota della questura blocca i festeggiamenti esterni dedicati a Santa Lucia, patrona di Belpasso. Nel documento inviato ieri al sindaco della cittadina etnea Daniele Motta, al comitato dei festeggiamenti e alle associazioni dei carristi che realizzano le tradizionali attrazioni in occasione del giorno dedicato alla santa patrona belpassese, la questura vieta qualsiasi evento esterno alla chiesa previsto per i giorni che vanno dall’11 al 20 dicembre. Saranno svolte soltanto le celebrazioni all’interno della chiesa. Pertanto non ci sarà nessuna esibizione dei Carri, come annunciato nel programma iniziale.
La decisione è arrivata dopo l’esame della documentazione inviata dal comitato dei festeggiamenti e dalla parrocchia: «all’esame della documentazione – si legge nella nota del capo di Gabinetto della questura – si evidenzia come risaltino alcuni eventi il cui svolgimento sembra comportare criticità rispetto alla normativa di contenimento Covid». Inoltre si legge che «il piano di emergenza prodotto appare estremamente generico e nel complesso non idoneo – prosegue il comunicato – Si omettono elementi fondamentali come l’indicazione di una capienza massima delle aree in cui si tengono gli eventi. Non c’è traccia di un responsabile della sicurezza e delle procedure da adottare in caso di emergenza». In ultimo, «tutta la documentazione è pervenuta solo il 9 dicembre», mentre le direttive in materia, secondo la questura, sottolineano l’importanza di informare gli enti con sufficiente anticipo. Potranno essere svolte esclusivamente «le manifestazioni di natura religiosa, con le specifiche prescrizioni (anticovid, ndr) della Cei.
Alle ultime decisioni da parte della questura, il sindaco Daniele Motta risponde con rammarico, anche se consapevole del momento delicato. «I contagi sono di nuovo in aumento – afferma a MeridioNews – E alla luce di questo, la questura ci invita alla massima attenzione. Tuttavia è stato presentato lo stesso piano di sicurezza di agosto, ma quest’ultimo non è passato. C’è prudenza da parte delle autorità e noi ci atteniamo alle decisioni della questura, ma contiamo di realizzare una grande festa per l’anno prossimo. Ci stiamo già preparando».
Tra i punti maggiormente contestati dalla questura c’è la tempistica, con i documenti che sarebbero stati presentati oltre il tempo stabilito. I documenti devono essere prodotti dal comitato dei festeggiamenti e dalla parrocchia. «C’è stato tutto un susseguirsi di disposizioni anticovid che sono cambiate da un giorno all’altro – dice a questo giornale Nino Girgenti, presidente della Fondazione Carri di Santa Lucia- Abbiamo mandato tutta la documentazione il 4 dicembre ma, nel frattempo, tutto era cambiato già il 6 dicembre. Noi abbiamo inviato tutto in tempo, ma non so perché la questura abbia ricevuto la documentazione soltanto il 9 dicembre». I cantieri che realizzano i tradizionali Carri di Santa Lucia adesso non potranno esibirsi. Sarà possibile seguire le funzioni religiose sull’emittente Sestarete, canale 215 del digitale terrestre. Intanto, dopo la nota diramata dalla questura, il comitato dei festeggiamenti, la parrocchia e il sindaco hanno diramato un comunicato congiunto.
«Non si può bloccare una manifestazione a poche ore dal suo svolgimento: non si è tenuto conto dell’opera svolta dai tanti giovani e dell’indotto che gira attorno ai Carri di Santa Lucia – scrivono – Continua una disparità tra manifestazioni laiche puntualmente svolte e quelle religiose invece puntualmente ostacolate e abolite. Colpisce – concludono nel comunicato – l’impossibilità di un contradditorio, sia per tempistica, ma anche per forma, non si è data infatti, la possibilità agli organizzatori di poter integrare per tempo, anche in virtù del continuo succedersi dei decreti ministeriali».
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