Ridurre il «traffico parassita» delle auto in cerca di parcheggio, migliorare la fruizione delle aree destinate alla sosta da parte dei residenti e la transitabilità da parte dei pedoni. Stando alla delibera di giunta del Comune di Belpasso del 4 febbraio, sono questi i motivi per cui realizzare le strisce blu per il parcheggio a pagamento lungo le strade principali. Via Roma, via Vittorio Emanuele III, via Vittorio Emanuele II, piazza Umberto, piazza Dante, piazza Municipio, piazza Stella Aragona, via 19° traversa (dall’incrocio con via Roma fino a piazza Dante); via 2° retta Levante (dall’incrocio con via 19° traversa fino a via Vittorio Emanuele III). Vernice colorata sull’asfalto sta già facendo discutere i cittadini, i commercianti e i politici belpassesi.
«In piena crisi sanitaria ed economica, invece di pensare a come aiutare i cittadini e i commercianti, vogliono mettere i parcheggi a pagamento. È un progetto folle – si legge in un post sulla pagina Facebook Belpasso in Comune – Il sindaco e la giunta dovrebbero realizzare nuovi parcheggi e non spremere i belpassesi». In netta opposizione con la decisione dell’amministrazione comunale (il sindaco Daniele Motta e tutti gli assessori erano presenti e hanno espresso voto favorevole) si sono schierati pure i consiglieri comunali di Lega e Fratelli d’Italia Gregorio Guzzetta, Salvo Rapisarda e Carmelo Moschetto. «Perché prevedere le strisce blu solo a Belpasso centro e non anche nella frazione di Piano Tavola dove le problematiche di viabilità sono, per certi aspetti, addirittura superiori? Esistono residenti e commercianti di serie A e di serie B?». Due domande retoriche affidate a un comunicato stampa nel quale i consiglieri lamentano anche il fatto che «non sono stati coinvolti i sindacati e le associazioni di categoria e non è stato promosso un confronto pubblico con la cittadinanza».
Cittadinanza che, nonostante non sia stata interpellata, ha già esternato la propria opinione sui social. «Al Comune sono impazziti», commenta un cittadino sotto il post con il documento della delibera di giunta. «Mi auguro che la popolazione si ribelli e che questo piano non venga attuato – scrive una donna in un gruppo locale su Facebook – Dopo un anno di pandemia e decine di attività commerciali che hanno abbassato la saracinesca, le strisce blu ucciderebbero definitivamente il commercio locale». E, in effetti, c’è già qualche cittadino che non fa mistero dell’idea di «andare a Etnapolis anche per comprare il pane». Anche i residenti delle zone interessate dai parcheggi a pagamento non sembrano entusiasti. «Io abito in una traversa di via Vittorio Emanuele: è già impossibile parcheggiare adesso, figuriamoci appena metteranno le strisce blu».
Intanto, dal M5s arriva l’annuncio della richiesta di una moratoria per tutto il periodo della pandemia da Covid-19. «Presenteremo una mozione in Consiglio comunale – spiega il consigliere Damiano Caserta – per sospendere l’attivazione del parcheggio a pagamento». Tra molte critiche e la preoccupazione per i residenti delle zone interessate di essere costretti a pagare per parcheggiare sotto casa, c’è anche qualche belpassese che apprezza l’iniziativa pensando a qualche pro, come per esempio al fatto che «il traffico potrebbe essere più fluido» o ancora «trovare parcheggio potrebbe essere più semplice». E, infine, c’è chi preferisce prenderla con ironia: «Tra qualche mese il basolato sarà rallegrato da vivaci mani di vernice blu. Ne sentivamo proprio la mancanza».
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