Dopo che ieri 16 tir sono stati rispediti a Bellolampo dalle discariche di Lentini e Motta Sant’Anastasia oggi la Regione lancia un appello affinché si faccia più attenzione ai rifiuti in uscita dall’impianto palermitano. Inoltre altre proposte al tavolo dell’incontro fiume durato fino a tarda notte tra Regione, Comune, Rap, Arpa, Srr, Città metropolitane e i gestori degli impianti sono un’area per effettuare la cernita del materiale e tempi rapidi per potenziare il trattamento in discarica. L’intento è superare alcuni problemi e garantire un progressivo ritorno alla gestione ordinaria.
Se i rifiuti che si sono accumulati nei piazzali continueranno a essere trasferiti negli impianti di trattamento individuati dal dipartimento diretto da Salvatore Cocina, resta il nodo dei rifiuti che invece vanno trattati sul posto prima di essere trasferiti in altre discariche. «La Rap rispetti le ordinanze del Comune – dice l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon – le disposizioni dell’amministrazione locale dovrebbero consentire nel giro di alcuni mesi di ritornare a una situazione di normalità, ma non possiamo consentire altri passi falsi. Serve maggiore attenzione al rifiuto in uscita, da un primo esame visivo è possibile già rilevare la presenza di materiali che verrebbero respinti dai siti di destinazione. Ogni viaggio dei camion senza esito rappresenta una spesa a vuoto e giorni di lavoro gettati al vento. All’inizio della prossima settimana convocheremo un altro tavolo pensando anche alla raccolta differenziata e agli altri interventi necessari».
Nei prossimi giorni la Rap ha assicurato che effettuerà degli interventi per potenziare gli impianti di trattamento e fornirà un cronoprogramma settimanale dei rifiuti gestiti. E sulla vicenda di Bellolampo torna a esprimersi su Facebook, dopo alcuni giorni di silenzio, anche l’assessore all’Ambiente Giusto Catania. Che, riprendendo le fila del discorso dai primi giorni della crisi (sin dalla chiusura della sesta vasca e dai ritardi della settima), lancia poi una sfilza di domande. «In attesa di trovare soluzioni anche ai problemi che sorgeranno tra qualche ora rimangono altre domande che meriterebbero una risposta – scrive l’esponente della giunta Orlando – Chi ci sta guadagnando da questa situazione? Chi ha avuto giovamento dalla saturazione della sesta vasca e dai ritardi sulla realizzazione della sesta vasca? A chi giova se i camion partono pieni di rifiuti da Bellolampo e tornano indietro ancora carichi perché, per le ragioni più disparate, i rifiuti palermitani non risultano conformi? Chi ambisce a mettere le mani su Bellolampo (discarica e impianto) che è il più importante presidio pubblico dell’impiantistica siciliana? È evidente che Bellolampo è un grande business, il nuovo miraggio hollywoodiano».
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