Leoluca Orlando, e non è il solo, non ha dubbi: dietro l’incendio divampato nella discarica di Bellolampo, su cui la Procura di Palermo sta indagando, ci sono interessi poco chiari:
“L’avvio di una nuova amministrazione comunale, dichiaratamente di rottura rispetto al malgoverno della città e agli sprechi criminali realizzati dalla dirigenza dell’Amia – scrive il sindaco in una nota – insieme all’imminente campagna elettorale per le regionali possono essere motivi di manovre strumentali da parte delle organizzazioni criminali e occasione per mettere in atto azioni a favore di interessi volti a determinare il tracollo dell’Amia e il passaggio della stessa nelle mani di gruppi speculativi”.
Intanto, tardano ad arrivare i dati sulla diossina. A quanto pare per averli ci vuole tempo…Anche se, sul tema, il tono vuole essere rassicurante: “Nel documento fornito dall’Arpa – dice Orlando – si afferma che dall’esame dei dati provenienti dalle determinazioni dei composti organici volatili derivanti dalla degradazione di materiali organici plastici e cellulosici relativi ai campioni prelevati sul sito dell’incendio e nelle aree circostanti, si evidenziano bassi livelli di concentrazione di composti clorurati (clorometano) che fanno presupporre livelli non elevati di diossine’.
Quindi si tratta di una supposizione. Infatti, i tecnici dell’Arpa fanno sapere che “per quanto riguarda le diossine, si tratta di analisi complesse che richiedono diversi giorni di esecuzione”.
“Attendiamo dati definitivi – afferma Orlando – ma credo che sia utile ricordare che in tutte le comunicazioni ufficiali ricevute dal Comune, compresa la nota dell’ufficio dell’ente attuatore della Regione, e’ stato evidenziato come non vi sia rischio per la salute umana’.
E, a Roma, pare che si siano accorti della gravità del disastro. Domani a Montecitorio si discuterà di Bellolampo. I parlamentari nazionali si sono svegliati e vogliono saperne di più. Meglio tardi che mai?
Diossina a Bellolampo, chi doveva rilevarla? Se lo chiedono i magistrati
Bellolampo, una class action contro i responsabili
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