La Sicilia è piena di riserve naturali protette. Una di queste è Barcarello a Palermo, la punta di Sferracavallo alla quale si arriva percorrendo una lunga passerella di legno, pericolante e dissestata. Le assi sono rigonfie per la salsedine del mare, quando non sono marcite del tutto. I chiodi appaiono arrugginiti e pericolosamente svitati. Le buche e le panchine danneggiate non si contano nemmeno. «Sono previsti dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della passerella, del tavolato e dei supporti, oltre alla messa in sicurezza». Lo dice Giuseppe Gini, assessore alla Pianificazione urbana e territoriale. Da un po’ di tempo, infatti, lungo tutto il percorso ligneo erano apparsi diversi cartelli per avvisare i pedoni: in alcuni si può leggere di fare attenzione per via della pavimentazione dissestata, in altri ancora campeggia addirittura il divieto di transito per via di lavori in corso sul camminamento. Di che lavori si tratti, però, non è dato saperlo. Solo da oggi infatti partiranno ufficialmente.
«I lavori dovrebbero essere cominciati proprio stamattina» dice ancora Gini. «Non c’è l’intenzione di rifare la passerella di sana pianta. Basterà la sostituzione del tavolato rotto – prosegue l’assessore – e la messa in sicurezza delle viti e dei supporti». Alcuni bagnanti, però, sembrano poco fiduciosi e parlano della struttura come di un ecomostro di cui farebbero volentieri a meno: «È orrenda. Nelle condizioni in cui versa per la maggior parte dell’anno non è utile e non è sicura. Meglio non averla o rifarla da zero». Secondo l’assessore Gini la passerella avrebbe circa una decina di anni, motivo in più delle condizioni precarie in cui versa. A intensificarne l’usura, anno dopo anno, anche la scelta di costruirla interamente in legno, «materiale particolarmente soggetto agli agenti atmosferici», spiega l’assessore.
«L’intervento pare si limiterà a tappare i buchi e a fissare le tavole divelte. Noi chiediamo che si ripristini la struttura portante che, allo stato attuale, poggia sui blocchi di tufo che sono erosi dal mare» dice Simone Aiello del Comitato cittadino Il mare di Sferracavallo. «Occorrerebbe sostituirli con quelli in cemento – torna a dire l’uomo – in modo tale che la struttura non collassi, provocando quelle pericolose buche». I membri del Comitato hanno, per questo, consigliato di richiedere direttamente a Trenitalia le traversine in cemento utilizzate nelle tratte interessate al raddoppio ferroviario della metropolitana. «Ci auguriamo che per l’anno prossimo, come promesso dall’assessore Gini, si possa approntare una somma per una vera ristrutturazione della passeggiata in legno».
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