Bancarotta fraudolenta e reati tributari. Sono questi i reati contestati a vario titolo a undici soggetti per cui i finanzieri del comando provinciale di Catania stanno eseguendo, su delega della procura distrettuale etnea, un’ordinanza di misure cautelari emessa dal gip del tribunale etneo.
Undici persone (di cui nove poste agli arresti domiciliari e due destinatari di provvedimenti interdittivi) sono ritenuti responsabili di bancarotte fraudolente (patrimoniali
e documentali) e reati tributari (sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte) realizzati
anche in forma associata e dei delitti di favoreggiamento personale e reale. Al
contempo, è in corso il sequestro preventivo di quattro marchi registrati e quattro complessi aziendali
per un valore complessivo di circa 11 milioni di euro.
Tra le persone destinatarie delle misure cautelari, tre professionisti componenti di un noto
studio associato etneo e sette imprenditori. L’indagine, condotta dalle fiamme gialle etnee sotto la direzione della locale procura distrettuale, ha permesso di scoprire l’esistenza di un collaudato sistema fraudolento in grado
di garantire a diversi gruppi imprenditoriali la sottrazione al pagamento di un complessivo
volume di imposte pari a oltre 220 milioni di euro e la contestuale elusione di procedure
esecutive e concorsuali.
I particolari dell’operazione saranno illustrati nel corso della conferenza stampa che si
terrà alle 10.30 alla procura della Repubblica di Catania, alla presenza
del procuratore, Carmelo Zuccaro.
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