Il Gip di Catania, ritenute cessate le esigenze cautelari, ha disposto la scarcerazione del presidente del Cda e del direttore generale di Banca Base, Pietro Bottino, di 63 anni, e Gaetano Sannolo, di 47. Erano stati arrestati il 19 dicembre scorso e posti ai domiciliari da militari della guardia di finanza di Catania e del nucleo speciale di polizia valutaria nell’ambito dell’inchiesta sul crac dell’istituto di credito.
La Procura di Catania, dopo gli interrogatori resi dai due indagati, aveva espresso parere positivo. Nell’ambito della stessa inchiesta militari delle Fiamme gialle hanno già notificato un avviso di conclusione indagini nei confronti di 18 indagati.
I reati ipotizzati, a vario titolo, sono, in concorso, bancarotta fraudolenta, falso in prospetto, ostacolo all’esercizio delle funzioni di vigilanza e aggiotaggio. Al centro dell’inchiesta lo stato d’insolvenza della Banca Sviluppo Economico s.p.a. (Banca Base) dichiarato dal Tribunale civile di Catania nel dicembre 2018 e confermato in appello nell’aprile 2019. L’operazione delle Fiamme Gialle, denominata ‘Fake Bank’, secondo l’accusa, avrebbe consentito di «tracciare la perpetrazione ripetuta di illecite condotte operate dalla governance della ‘fallità banca etnea consistenti in operazioni finanziarie anti-economiche e dissipative del patrimonio societario in dispregio dei vincoli imposti dall’Autorità di Vigilanza».
(Fonte: Ansa)
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