Un sit-in di tre giorni, con una presenza costante 24 ore su 24, per salvare e difendere il fiume Nocella. È l’iniziativa dell’associazione San Cataldo baia della legalità, che da ieri si trova alla foce del torrente per una protesta pacifica contro gli sversamenti incontrollati, con particolare riferimento ai fatti del 5 agosto, quando «una immensa marea nera si è riversata sulla foce distruggendo ogni forma di vita». Un disastro ambientale imponente ripreso dai volontari che si trovavano sul posto e che adesso intendono presentare una bozza di dossier per l’istituzione di un’area protetta «che dalla baia di San Cataldo arrivi fino ai piedi di monte Sagana, focalizzando tutte le tratte fluviali presenti, in particolare il Nocella e i suoi affluenti – spiega Francesco Loria, presidente dell’associazione –. L’idea dell’area protetta nasce dalla volontà di uscire da 40 anni di rinnego del territorio, e dal degrado e abbandono cui ha vissuto negli ultimi anni».
Il progetto interessa diversi comuni del territorio, a partire da Terrasini e Trappeto che «abbracciano tutta la zona della baia di San Cataldo» e poi Partinico, Borgetto, Giardinello e Montelepre che si estendono fino a monte Sagana, aree considerate «fantastiche sotto tutti i punti di vista» da Loria. «Non si parla soltanto di fiumi ma nel contesto si inseriscono delle realtà paesaggistiche e naturalistiche d’eccezione», sottolinea. A sostegno della causa, i soci hanno lanciato una petizione che è possibile firmare all’interno dei gazebo presenti nel campo dove sorge il sit-in, che ha avuto inizio ieri mattina e ha visto l’adesione di numerose associazioni ambientaliste come la Lipu, la delegazione locale del Wwf, il Patto per la salute e l’ambiente Nino Amato di Partinico, e il coordinamento Fare ambiente. «Siamo orgogliosi di avere ricevuto questi riscontri – dice il presidente dell’associazione San Cataldo baia della legalità – compreso quello della comunità cattolica che si è attivata e oggi verrà don Davide Rasa intorno alle 18.30 per benedire il fiume e tutti i presenti». La manifestazione si concluderà domani con vari appuntamenti in programma, tra cui un incontro con le istituzioni per «discutere delle soluzioni» ai problemi dell’area. «Questo territorio ha delle grandissime potenzialità, smettiamola di lasciarlo in mano a chi ci ha speculato, facciamo in modo di restituirlo all’intera comunità per usufruirne nel migliore dei modi», aggiunge Loria.
Sul posto, nella giornata di ieri, è arrivato pure il sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci, che ha voluto portare i ringraziamenti della città per gli attivisti. «A tutte le persone che hanno costituito questo comitato e si sono messe insieme per porre l’attenzione su questo luogo, va il nostro apprezzamento – dice il primo cittadino – da parte nostra stiamo continuando a fare le denunce pubbliche e stiamo continuando a dialogare con i sindaci del territorio, per cercare di metterci insieme e approfondire le problematiche ma soprattutto stiamo collaborando con le forze dell’ordine per cercare di salvaguardare e rilanciare questo posto meraviglioso che è un patrimonio di tutti».
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