Bagheria, l’acquisto dell’ecomostro finisce in Senato Faraone: «Vediamo cosa pensano quelli dell’onestà»

Il caso dell’ecomostro di Bagheria acquistato da alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle finisce in un’interrogazione parlamentare in Senato. La vicenda è stata ricostruita da Repubblica Palermo, che racconta che l’ecomostro sulla costa di Aspra è stato acquistato nel corso di un’asta fallimentare dalla società Nuova Poseidonia, della quale fanno parte la deputata 5 Stelle Caterina Licatini, il marito Liborio Toia, il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, Angela Coffaro, compagna di un attivista del Movimento, e Federica Salerno

Una vicenda (lecita) emersa proprio nei giorni in cui è stato chiesto il rinvio a giudizio per il primo cittadino di Bagheria e commentata dalla ex deputata pentastellata Claudia Mannino, secondo cui «l’ecomostro costruito sul demanio con la presunzione e in spregio del paesaggio (e della Costituzione)» sarebbe stato «acquistato da coloro che dicevano di essere ambientalisti per averne giovamento economico personale».

Adesso oltre ai guai giudiziari e ai risvolti politici della vicenda, arriva l’interrogazione parlamentare presentata dal senatore dem Davide Faraone, che in un lungo post su Facebook dice che «c’è un sindaco grillino a Bagheria, la Baarìa di Peppuccio Tornatore, di Renato Guttuso e di tante bellezze artistiche e culturali, che rischia di essere rinviato a giudizio per vicende di abusivismo (proprio ieri la richiesta della procura) e che, tra un’udienza e un interrogatorio, ha comprato un ecomostro in riva al mare, proprio nella sua città, quella che amministra».

«Si è aggiudicato all’asta – aggiunge Faraone – uno scheletro di cemento che per decenni ha deturpato la costa, ha voltato le spalle ad un litorale straordinario per bellezza e storia. Da imprenditore, naturalmente, attraverso una società i cui soci sono tutti pentastellati. Tutti imprenditori. O prenditori, come piace dire al viceministro Di Maio».

«L’imprenditore sindaco o il sindaco ormai imprenditore, Patrizio Cinque, – scrive il senatore del Pd – ha stracciato il suo programma, lo trovate ancora sul web. Quattro anni fa, se eletto, avrebbe riqualificato gli ecomostri per scopi di pubblica utilità. Ma dopo quattro anni le cose cambiano, si sa. Invece di riqualificarlo e restituirlo alla società, lo ha comprato come società e la società pentastellata ne farà un albergo, naturalmente a 5 stelle. Al diavolo il bene comune, l’ambiente, la legalità». Il senatore dem ha presentato una interrogazione urgente. «Vediamo cosa rispondono – conclude – quelli dell’onestà, onestà, onestà».

Eppure il primo cittadino Bagherese meno di una settimana fa aveva annunciato una nuova proposta al vaglio della Giunta per la demolizione degli edifici che sorgono in prossimità della costa, anche se con le dovute eccezioni. 

Miriam Di Peri

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