Bagheria, ecco i fondi per Casa della Salute  Il sindaco Cinque: «Sarà il nostro ospedale»

«Dopo tante pressioni alla Regione Siciliana finalmente sembra che qualcosa si muova. Non smetteremo di lottare fino a quando non raggiungeremo l’obiettivo». Il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque rimane guardingo. Del progetto della Casa della Salute, una sorta di polo sanitario che dovrebbe sorgere nel Palermitano, se ne parla almeno dal 2009. Il Comune è il centro attorno al quale confluiscono le popolazioni di Casteldaccia, Altavilla, Ficarazzi, Santa Flavia: un hinterland di circa 100mila abitanti e che con questa struttura avrebbe un accesso più semplificato e funzionale  per gli utenti che non dovrebbero spostarsi in più plessi per l’erogazione delle prestazioni sanitarie.

Un sogno che finalmente potrebbe concretizzarsi. Risale a ieri la notizia che sono stati sbloccati e finanziati 59 progetti a favore degli ospedali siciliani. In totale 224 milioni di euro che dovrebbero migliorare il patrimonio edilizio sanitario dell’Isola. Per l’area metropolitana di Palermo sono previsti 53,4 milioni di euro. E di questi 11 milioni di euro (precisamente 10.914.000 euro) sono destinati all’«acquisto di un immobile nel Comune di Bagheria per accogliere in un’unica struttura distrettuale vari servizi sanitari». Insomma: il sogno della Casa della Salute sembra concretizzarsi. A procedere alla compravendita sarà l’Asp di Palermo.

A commentare la scelta del governo regionale è il commissario dell’Asp di Palermo Antonio Candela. «Il decreto di finanziamento firmato dall’assessore alla Salute Ruggero Razza – spiega Candela – ci consentirà di far nascere un presidio sanitario polifunzionale efficiente e moderno. In un’unica struttura verranno ospitati non solo tutti i servizi e gli ambulatori che l’azienda sanitaria ha attualmente a Bagheria, ma avremo la possibilità di arricchire e completare l’offerta proponendo un nuovo modello di sanità. I tempi di realizzazione della struttura saranno brevi e rispetteranno i più moderni standard dell’edilizia del settore. Al termine dei lavori potremo consegnare alla comunità un presidio in grado di erogare prestazioni di qualità e, allo stesso tempo, risparmiare 391 mila euro l’anno di fitti passivi».

«La Casa della Salute rappresenta la somma di diversi percorsi e diverse esigenze assistenziali – spiega da parte proprio il primo cittadino – che possono essere soddisfatti da un’unica entità. Al suo interno la Casa della Salute accoglierà molte delle offerte sanitarie presenti nel territorio e, dinamicamente, si pone come Sportello Sanitario Unico per il cittadino utente. Il progetto concorre a realizzare quel punto di riferimento indispensabile all’identificazione del distretto come presidio sociosanitario, realizzato in un unico ambito, dove il cittadino troverà tutte le risposte socio – sanitarie (ambulatori specialistici, servizi sociali, guardia medica, 118, prelievi, CUP, radiologia, fisioterapia) e posti letto per la degenza (RSA e CH) e Centro diurno». 

Da anni si discute della possibilità di destinare alla struttura sanitaria pubblica un terreno confiscato alla mafia. Ma, complici i rallentamenti burocratici, al momento viene data priorità all’acquisto di un nuovo edificio. «Il progetto preliminare della Casa della Salute individua una struttura idonea – aggiunge Cinque -. Nel territorio del distretto di Bagheria è presente una struttura, l’ex clinica Le Magnolie, a suo tempo destinata a casa di cure, ma mai attivata che potrebbe facilmente diventare, una volta acquisita al patrimonio sanitario pubblico, sede della costituenda Casa della Salute. Nell’immaginario collettivo l’attivazione del CH (Country Hospital) e della RSA possono significare l’apertura dell’ospedale – conclude Cinque – anche perché la comparazione della tipologia di ricoveri previsti con le patologie trattate nei reparti di Medicina Interna degli ospedali dà risultati assai simili per oltre il 70 per cento dei ricoveri».

Andrea Turco

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