Come il nostro giornale aveva previsto, laccordo di Governo tra Pd e Pdl si è esteso da Roma alla Regione fino ai Comuni. Approdando anche a Palermo. Dove, non a caso, nelle scorse ore, il Consiglio comunale ha approvato, dopo undici anni di dibattiti e di polemiche roventi i Prusst.
Come abbiamo più volte scritto, non si tratta di fatti letterari legati al grande scrittore francese, ma di fatti cementizi. Sì, una nuova tempesta di cemento sta per abbattersi su Palermo. Non sappiamo ancora qual è lentità degli interventi autorizzati da Sala delle Lapidi. Anche perché gli accordi per contenere gli effetti di tante colate di cemento (che nemmeno la vecchia maggioranza di centrodestra che sosteneva lex Sindaco, Diego Cammarata, aveva avuto il coraggio di autorizzare) sono praticamente saltati.
Per la cronaca, va detto che al Consiglio comunale di Palermo Italia dei Valori – il Partito che sostiene il Sindaco – gode di una maggioranza bulgara. Mentre Pd e Pdl sono minoranze. Se la delibera dei Prusst è stata approvata è perché laccordo nazionale e regionale tra Pd e Pdl ha rotto gli argini di Italia dei Valori, Partito ormai allo sbando. Di conseguenza, la nuova maggioranza che si è delineata nel Consiglio comunale di Palermo ha fatto tutto il resto.
Siamo davanti a una delibera sbracata che, con molta probabilità, prevede tutto e il contrariO di tutto: addirittura nuovi centri commerciali in una città, Palermo, dove i centri commerciali cominciano a chiudere, vuoi per la crisi economica generale, vuoi perché entrano in competizione luno con laltro.
Oltre ai centri commerciali, i nuovi Prusst prevedono anche strutture alberghiere, centri sportivi (per esempio, piscine) e altro ancora. Essendo saltati gli accordi e avendo allargato il raggio di azione, non siamo in grado – almeno fino a questo momento – di capire che cosa ha autorizzato di preciso il Consiglio comunale di Palermo.
Non è da escludere che o alcune operazioni invaderanno il verde agricolo e, in generale, il verde della città. Tutto è possibile, trattandosi di un accordo che vede al governo del Consiglio comunale di Palermo Pd, Pdl e i consiglieri comunali di Italia dei Valori ormai convertiti ai nuovi valori di Pd e Pdl.
Per ora registriamo una dichiarazione di Rosario Filoramo, consigliere comunale del Pd, persona di solito molto cauta.
La maggioranza, supera il conflitto al proprio interno e col supporto del centrodestra – ammette Floramo – approva la delibera sui Prusst – Labbiamo definita una delibera anacronistica ed inutile. Si salvano nellelenco degli interventi approvati solo poche e buone varianti al Prg, ma la delibera è uno strumento senzanima che surroga i fallimenti di 11 anni di gestione dei primi Prusst del 1999 ancora lungi da completare liter approvativi.
Auspichiamo – aggiunge Filoramo – che si passi rapidamente allapprovazione del nuovo Prg, a salvaguardia del verde e delle aree destinate a servizi. Questa è la vera emergenza in presenza dellassalto condotto a forza di sentenze del Tar che sta sguarnendo le aree destinate a servizi.
In realtà, il vecchio Piano regolatore generale di Palermo è scaduto. La città dovrebbe dotarsi di un nuovo Piano regolatore. Che, in ogni caso, servirà a poco, Questo perché la pressione del cemento sulla città è ormai fortissima. Soprattutto dopo che Pd e Pdl vanno a braccetto, ogni cosa può essere consentita.
Da questa delibera, lo ricordiamo, può nascerei di tutto. v detto che, a Palermo, le peggiori operazioni edilizie sono state pilotate prima da Vito Ciancimino (anni 50, 60 e primi anni ’70 de secolo passato) e, poi, dalla secondaa metà degli anni ’70 fino ai primi anni ’80, dagli accordi, spesso infami, tra Dc e Pci nel nome del Compromesso storico che in Sicilia prendeva il nome di Solidarietà autonomista (accordi osteggiati da Pio La Torre poco prima di essere ucciso: come, ad esempio, il Palazzo dei congressi di Palermo).
Anche laccordo tra Pd e Pdl, alla fine, è un Compromesso storico, trattandosi di due Partiti che dovrebbero essere alternativi e che, nvece, adesso vanno a braccetto.
Per la cronaca, va detto che solo quattro consiglieri comunali hanno votato contro i Prusst. Più tardi o domani vi forniremo i nomi. Nadia Spallitta, la battagliera vice presidente del Consiglio comunale di Palermo era assente per motivi istituzionali.
Anhe in quest’occasione nn mancano le polemiche. Radio tam tam sussurra già di esposti che sarebbero pronti per prendere la via della procura della Repubblica di Palermo. Si sussurra di storia ‘pesanti’, ovvero di qualcuno che, approfittando del proprio ruolo, avrebbe ‘confuso’ l’interesse pubblico per quello privato. Vedremo.
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