Questa mattina il segretario del Pd Carmelo Miceli ha convocato una conferenza stampa durante la quale ha chiesto l’azzeramento dei vertici Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo. Presenti anche il deputato regionale Fabrizio Ferrandelli e il deputato nazionale Franco Ribaudo. In riferimento all’arresto del vicepresidente Gesap Roberto Helg, sorpreso con una mazzetta da 100 mila euro euro, Ferranelli ha detto: «O il vicepresidente Gesap Roberto Helg agiva in complicità di altri, o se agiva da solo indisturbato, va rivista l’intera governance. Chiediamo una operazione chiarezza, chiediamo di conoscere il prezzo degli immobili, gli appalti, le consulenze».
«Rimaniamo basiti di fronte alla richiesta di taluni esponenti del Pd – dice il segretario confederale della Cisal Gianluca Colombino – che chiedono l’azzeramento del Cda della Gesap proprio adesso che lo stesso aveva nei fatti avviato un percorso di aperta rottura con le logiche passate ed al contempo iniziato ad incrementare i dati del volato in transito nello scalo. Non vorremmo – aggiunge – che dietro questa richiesta si celi la volontà di procedere, attraverso le designazioni dei componenti della Provincia regionale e della Camera di commercio ormai senza guida e prossima al commissariamento, a reperire una sorta di maggioranza di componenti dello stesso Cda in capo alla regione siciliana con la classica riproposizione degli schemi secondo cui la gestione di una società cosi strategicamente importante per l’economia del nostro territorio passi nelle mani di una compagine politica». Il segretario della Cisal ha invitato il Presidente della Gesap Fabio Giambrone a non «Prestare orecchio alle strumentalizzazioni politiche di parte e a proseguire alacremente nel percorso di rottura con le passate gestioni in aperta trasparenza valorizzando le professionalità lavorative interne a dispetto della esternalizzazione a soggetti terzi di attività che possono essere svolte in autoproduzione».
Il segretario Pd Miceli questa mattina ha poi fatto un riferimento alla valutazine data dall’advisor all’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo di 110 milioni di euro «A mio avviso – ha detto – è emersa in maniera incauta una valutazione assolutamente incongrua. Vogliamo capire come si è arrivati a questa valutazione se pensiamo che all’aeroporto di Firenze si sia arrivati a una valutazione di 137 milioni di euro».
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