Ritrovarsi dentro una delle gallerie dell’autostrada Catania-Siracusa con la macchina in panne, soli e senza campo per poter usare il telefono e chiedere aiuto. Istintivo viene raggiungere la prima colonnina d’emergenza per gli Sos. «Peccato che era fuori uso e con attaccato un foglio: “chiamare i seguenti numeri”. In una galleria dove i cellulari non prendono». L’esperienza è successa pochi giorni fa a Salvo Scuderi, direttore tecnico security della Soaco, la società che gestisce l’aeroporto di Comiso.
Come tanti altri pendolari tra Catania e le province di Siracusa e Ragusa, Scuderi ogni giorno percorre l’autostrada A18, che, nonostante la sua giovane età, vanta numerosi problemi. A cominciare dalla mancanza di illuninazione in alcune gallerie, che ha provocato diversi incidenti nelle ultime settimane su entrambe le direzioni. Causa furti di rame, hanno spiegato dall’Anas che ha pubblicato un bando a livello nazionale per risolvere il problema. «Anche nel caso delle colonnine d’emergenza – racconta Scuderi – hanno scritto che erano fuori servizio per i furti. Ma non può essere una giustificazione per lasciare le persone in quella situazione. E se fosse successo a un diversamente abile? O a una mamma con un bambino piccolo?».
L’episodio si è verificato all’interno della galleria che precede lo svincolo per Lentini, in direzione Siracusa. Una di quelle che, fortunatamente, non è al buio. «Ho accostato – ricostruisce il direttore tecnico di Soaco – ho provato a fare segnali ad altre macchine ma sfrecciavano senza fermarsi. Dopo mezz’ora sono sceso dall’auto e ho raggiunto la prima colonnina, trovando però attaccato un foglio che mi informava del guasto e mi invitava a chiamare due numeri. Non ho potuto far altro che percorrere a piedi oltre metà galleria per uscire e usare il cellulare per chiamare il carro attrezzi».
A complicare il percorso, secondo Scuderi, sono le condizioni in cui versa lo stretto spazio pedonale ricavato oltre il guard rail. «Il pavimento è fatiscente e bisogna procedere a zig zag per superare pezzi di auto, pneumatici e detriti. È una situazione molto rischiosa». Ancor di più se si fosse verificato in una delle gallerie senza illuminazione.
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