I lavori per la realizzazione dell’autostrada Catania-Ragusa partiranno entro 42 mesi e saranno completati nei successivi quattro anni. Ovvero entro il 2023. I soldi ci sono e il ministero alle Infrastrutture ha dato il via libera affinché si proceda coi passaggi successivi. Innanzitutto la redazione di un progetto provvisorio, che andrà poi trasformato in definitivo e infine esecutivo. Il cronoprogramma è stato presentato stamattina dal sindaco di Catania Enzo Bianco e dai rappresentanti del Comitato ristretto della Statale 514. «È un’opera essenziale per lo sviluppo del Sud-est della Sicilia», ha commentato il primo cittadino etneo.
L’iter per la posa del primo tratto di asfalto potrebbe essere completato in un anno, ma verosimilmente non lo sarà prima di tre anni e mezzo: «Oltre ai passaggi tecnici e formali, che devono essere impeccabili – spiegano dal comitato – bisognerà attendere i tempi della burocrazia, che speriamo siano brevi». I cantieri apriranno a Lentini e Ragusa, e a occuparsene con ogni probabilità saranno tre ditte di costruzioni, che hanno acquisito diritto alla prelazione. Si tratta di due società siciliane e una francese, tutte esperte nella realizzazione di ponti e gallerie. Infrastrutture delle quali l’asse viario sarà ricco per via della conformazione del terreno. L’opera costerà 817 milioni di euro, che per il 70 per cento saranno coperti da privati, mentre il resto verrà finanziato con i fondi statali ed europei che sono stati stanziati dopo una serie di intoppi e difficoltà.
La nascita della nuova autostrada è ritenuta un’opportunità importante per il territorio catanese: «Ragusa è un centro sempre più importante, a livello economico e turistico – dice Bianco – Collegarlo a Catania serve per fare squadra nello sviluppo del territorio». A beneficiare dell’infrastruttura sarà anche chi viaggia in aereo: «Sarà possibile spostarsi, in meno di quaranta minuti, dall’aeroporto di Fontanarossa a quello di Comiso». Ciò causerà ai passeggeri meno disservizi in caso di voli dirottati su un altro scalo. Come in occasione delle eruzioni dell’Etna: «Qualora l’aeroporto di Catania fosse costretto a chiudere – conclude Bianco – gli aerei potranno atterrare a Comiso invece che in altri scali».
L’opera – che sarà lunga 68 chilometri – prevede in parte l’ammodernamento delle vecchie arterie statali 194 e 514, con il raddoppiamento delle corsie, in parte nuove costruzioni, con 19 gallerie e 25 viadotti. La realizzazione della Ragusa-Catania, pur essendo stata ideata nel 1998, aveva subito un brusco stop ad aprile dell’anno scorso, quando non era stata inclusa nell’elenco delle infrastrutture strategiche presentato dal governo. E questo nonostante i collegamenti tra i due capoluoghi siano sempre stati complicati: basti pensare che la mancanza di una tratta diretta – sia ferroviaria che via autobus – ha portato molti a ricorrere al ride sharing.
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