Augusta, la «delibera illegittima» per terreno a McDonald’s Ambientalisti diffidano Comune: «Va annullata e revocata»

Il Comune di Augusta (nel Siracusano) concede a McDonald’s un terreno con una delibera di giunta che, per Legambiente e Natura Sicula, è inammissibile per tre diverse questioni che gli ambientalisti hanno già messo nero su bianco su una diffida che hanno inviato non solo ai diretti interessati (sindaco, assessori e responsabile del settore Pianificazione del territorio) ma anche per conoscenza all’autorità nazionale anticorruzione, all’autorità garante della concorrenza e del mercato, compreso ai consiglieri comunali. A questi ultimi, infatti, sarebbe spettata la decisione sulla delibera (e non alla giunta). «E questo, secondo quanto previsto dal Testo unico degli enti locali (Tuel) è uno dei punti per l’inammissibilità – spiega a MeridioNews il presidente di Natura Sicula Fabio Morreale che ha firmato la diffida con il presidente del circolo di Augusta di Legambiente Domenico Ciacchella – Poi, non c’è stata una gara pubblica per l’assegnazione ma soprattutto quel terreno è classificato dal Piano regolatore generale come zona F, ovvero un’area del territorio destinata ad attrezzature e impianti di interesse generale». 

Insomma, in quel terreno di 6280 metri quadrati in corso Sicilia all’angolo con via Aldo Moro potrebbero sorgere strutture da destinare all’istruzione, alla cultura, allo sport, alla sanità, all’assistenza, ma anche edifici religiosi, di servizio o per l’amministrazione pubblica, anche un parco. Ma, stando al Prg, non è possibile insediare attività commerciali né all’ingrosso né al dettaglio perché non sarebbe soddisfatto il criterio dell’interesse pubblico. In passato, in quell’area vicino al Palajonio era stata realizzata una sistemazione a verde che, però, è stata abbandonata all’incuria. «Ma questo – sottolinea Morreale – non significa che si possa cambiare destinazione d’uso del terreno». Che, stando a quanto si legge nel progetto, cambierebbe completamente volto con un ristorante, un bar, il servizio Drive, parcheggi e strade per la viabilità interna (con relativi sottoservizi come l’impianto di illuminazione e quello fognario). In cambio la multinazionale del panino darà al Comune 45mila euro (oltre l’Iva al 22 per cento) al Comune per trent’anni.  

Questo prevede, infatti, l’accordo con la società americana di Mc Donald’s che ha risposto all’avviso di manifestazione di interesse che l’ente ha pubblicato il 22 giugno del 2021 per «l’acquisizione di soluzioni tecnico-gestionali per la valorizzazione dell’area di proprietà comunale». Una valorizzazione che adesso dovrebbe passare per la costruzione di un fabbricato per il fast food. Così, almeno, si è deciso con una delibera di giunta del 26 gennaio con cui il Comune ha accolto la proposta di Mc Donald’s. «Sarebbe stato ugualmente grave per qualsiasi altro tipo di attività commerciale che in quell’area non è prevista dal piano regolatore – afferma a questo giornale il consigliere comunale di opposizione Giancarlo Triberio – E non basta che la società si impegni a costruire un campo di mini-basket e qualche aiuola. Alcuni colleghi hanno già fatto un’interrogazione in aula ma adesso chiederemo una seduta del senato cittadino specifica proprio su questo tema. Anche perché – sottolinea – è inammissibile che un provvedimento di concessione del diritto di superficie su aree di proprietà comunale sia passato per la giunta e non per il Consiglio comunale». 

Inoltre, gli attivisti hanno fatto notare che per le concessioni a titolo oneroso sarebbe necessaria una procedura di gara a evidenza pubblica, trasparente e non discriminatoria. «Invece – si legge nella diffida – in questo caso, si è proceduto con una mera indagine di mercato». Tra l’altro nell’avviso pubblico era stata la stessa amministrazione comunale a scrivere che «le proposte migliori costituiranno esclusivamente un’indicazione per orientare la formulazione degli eventuali futuri bandi di concessione, locazione e/o comodato». Per quell’area che fino a oggi è stata un’area di verde pubblico, anche se da anni il Comune di Augusta ne trascura la manutenzione, gli ambientalisti vorrebbero realizzare «un giardino comunale di nuovo fruibile dai cittadini. Intanto – conclude Morreale – invitiamo e diffidiamo il Comune ad annullare e revocare in autotutela la delibera di giunta. Se resteremo senza risposte, ci riserviamo di promuovere le opportune azioni legali». MeridioNews ha provato a chiedere chiarimenti sia il sindaco Giuseppe Di Mare che l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Tedesco ma senza ottenere risposte. 

Marta Silvestre

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