Trecento lavoratori a Palermo e ottocento in tutta la Sicilia. Questi i dati locali di una vertenza nazionale che riguarda la salvaguardia dei livelli occupazionali dei dipendenti Auchan da parte di Conad. Oggi in vista del tavolo istituito al Mise le sigle sindacali in modo unitario hanno proclamato lo sciopero che a livello nazionale, dicono gli organizzatori, ha riscosso un’altissima adesione. Oggi un centinaio di lavoratori si sono dati appuntamento davanti al Conca D’Oro.
«A Palermo sono quasi 300, 800 in tutta la Sicilia che vedono al rischio il loro futuro – spiega Marianna Flauto, segretario generale Uiltucs Sicilia a Meridionews – perché Conad a livello nazionale non ha voluto formalizzare l’impegno che prevedesse la garanzia per i 14mila lavoratori Auchan». In questa lunga lista sono inclusi i lavoratori dei supermercati, quelli della logistica, degli uffici e dei franchising. «Oggi al tavolo del Mise – continua Flauto – speriamo che possano arrivare maggiori garanzie ma ad ora non abbiamo nessuna notizia. L’unica certezza che abbiamo è che comunque al livello nazionale verranno ridotte le superfici di vendita, perché le superfici degli ipermercati sono molto grandi rispetto al loro format e questo significa esuberi e licenziamenti».
I sindacati lamentano poca trasparenza da parte dell’azienda: «Abbiamo chiesto di conoscere quali sono i soggetti che subentravano, sia cessionari che affittuari – afferma la sindacalista – perché Conad non gestisce in maniera diretta ma con gli associati. Anche in questo caso Conad non è trasparente e non ci dà le informazioni che cerchiamo, quindi con questa incertezza nei lavoratori si è innescato un meccanismo di paura, di precarietà. Il clima che si respira è pesante, specie in una realtà come quella siciliana, che investe sia le famiglie ma anche i lavoratori dell’indotto. Abbiamo i lavoratori della manutenzione che sono in scadenza e non si sa che fine faranno, gli ex lavoratori Auchan, lavoratori della sicurezza. Una gran parte di loro oggi stanno scioperando. Abbiamo avuto un riscontro di adesione altissimo, 70-80 per cento. Al livello nazionale addirittura ci sono negozi chiusi al pubblico perché non c’è personale. Speriamo che grazie all’iniziativa di oggi Conad possa ritornare sui suoi passi e capire che è interesse di tutti ripristinare un clima di serenità e dare certezza ai lavoratori».
Il nuovo gestore già è subentrato perché dal primo di agosto «le azioni Auchan sono passante in mano a Bdc – conclude Flauto – che è una società di proprietà di Conad. In questo momento abbiamo ancora le insegne Auchan ma hanno già comunicato che dal 29 ottobre i lavoratori diventeranno dipendenti di Margherita distribuzione, non cambia la partita Iva ma la denominazione sociale. Questo percorso verso il cambio insegne non c’è stato chiarito nemmeno in termini di tempistica. Non escludiamo che avremo anche degli scioperi a oltranza qualora non avremo riscontro alla protesta di oggi».
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