Approderà questa sera nel porto di Palermo la nave svedese Poseidon con il suo carico di vite umane. A bordo ci sono 571 migranti, soccorsi al largo delle coste libiche nelle scorse ore. Ma l’unità dell’operazione Triton porterà a Palermo anche 52 salme: le vittime dell’ennesima tragedia del mare avvenuta nel Canale di Sicilia. I migranti sarebbero deceduti a causa dei gas di scarico dei motori dell’imbarcazione. Erano chiusi nella stiva e quando i soccorritori hanno agganciato il barcone alla deriva non hanno potuto fare altro che constatarne la morte.
Da ieri sera è in moto la macchina organizzativa della Prefettura, guidata da Francesca Cannizzo. A garantire i controlli sanitari e psicologici e l’assistenza saranno il personale dell’Azienda sanitaria provinciale, gli uomini della Protezione civile e e della Croce rosse, i volontari della Caritas. Nelle ultime 24 ore sono circa 3.000 i migranti salvati, a seguito di numerose richieste di soccorso giunte alla Centrale operativa della Guardia Costiera a Roma, in dieci diverse operazioni.
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