«Palermo è una città governata nel disprezzo della democrazia». Ci va giù duro Aldo Penna, deputato nazionale del Movimento 5 stelle. L’attacco in ogni caso non va genericamente verso l’amministrazione Orlando ma è rivolto principalmente alla Rap, l’azienda partecipata del Comune che si occupa della raccolta e dello smaltimento rifiuti. A fare infuriare il pentastellato sono le rinnovate condizioni di difficoltà che la città sconta sull’immondizia. «Non si spiega altrimenti, con le cataste di rifiuti nelle strade per giorni e il conseguente esecrabile ritorno dei cassonetti in fiamme, la totale assenza di informazione ai cittadini da parte della Rap. I vertici della Rap continuano a non adempiere all’obbligo d’informazione, per mezzo della Carta dei servizi, che per legge dovrebbe essere pubblicata on-line, a disposizione di tutti».
In realtà la Carta dei servizi, aggiornata proprio oggi, è da tempo online sul sito della municipalizzata. Si tratta di 36 pagine dove viene descritta ad esempio la condizione della discarica di Bellolampo. «Il sito che ospita la piattaforma impiantistica per il trattamento integrato dei rifiuti di Bellolampo è ubicato nella omonima contrada del Comune di Palermo, distante circa cinque chilometri dal centro abitato – si legge – La nuova piattaforma impiantistica gestita comprende diversi impianti di trattamento e smaltimento finale dei rifiuti, tra i quali in particolare il TMB (impianto di Trattamento Meccanico Biologico) e la discarica di rifiuti non pericolosi, denominata VI vasca. Attualmente è in fase di definizione la progettazione per la costruzione della VII tasca. L’area, nel suo insieme, occupa una superficie di circa 30 ettari (oltre i circa 55 ettari occupati dalle discariche già esaurite), con un bacino d’utenza costituito dalla città di Palermo e da alcuni Comuni della Provincia, con un totale di circa un milione di abitanti serviti». Da gennaio 2019, poi, è in corso di svolgimento la gara per l’ampliamento della VI vasca. E nel documento c’è spazio anche per i servizi più contestati dai cittadini, ovvero quello della raccolta differenziata (che non decolla neanche nel centro storico a quattro mesi dall’avvio) e lo spazzamento delle strade.
«La Carta è il documento con il quale ogni ente che eroga un servizio pubblico assume una serie di impegni verso gli utenti: le modalità di erogazione di tali servizi, gli standard di qualità che intende assicurare – aggiunge Penna – e le informazioni relative alle modalità di tutela. È previsto anche il monitoraggio per migliorare la qualità dei servizi offerti. Ebbene, di tutto questo, a Palermo non si ha notizia. Cosa sappiamo, invece? Sappiamo che la Rap ha quasi duemila dipendenti, ma non si capisce di cosa si occupi la gran parte di questo personale. Sappiamo, giacché è sotto gli occhi di tutti, che la Rap è un concentrato di inefficienza, che nelle condizioni in cui versa Palermo, gli attuali amministratori comunali e i vertici della Rap, non provano il minimo senso di vergogna».
Un attacco diretto, alle quali il presidente Giuseppe Norata non si sottrae. «Venga lui a dirigerla – dice a MeridioNews – nelle condizioni in cui siamo, lo invito personalmente. In ogni caso stiamo comunque aggiornando la Carta dei servizi. È facile per tutti sparare sulla croce rossa: noi abbiamo i nostri problemi, che non abbiamo mai negato, ma sfido chiunque a fare di meglio in queste condizioni. Io ho bisogno di lavorare, non posso stare dietro a polemiche inutili».
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