Potrebbero essere disponibili a breve le risorse necessarie per pagare gli oltre mille assistenti all’autonomia e alla comunicazione delle scuole di Palermo che da sei mesi non ricevono stipendio. A comunicarlo, un dirigente della ragioneria generale del Comune di Palermo che stamane ha incontrato alcuni operatori rassicurandoli e annunciando che a breve sarebbe partito il mandato alle banche. Gli istituti, dopo aver ricevute le somme, potranno provvedere nei prossimi giorni a inoltrare le risorse agli istituti scolastici per il saldo degli stipendi degli operatori – circa 1300 – che garantiscono il servizio di assistenza specialistica rivolta agli alunni disabili.
I contratti della durata di sei mesi, infatti, sono stati stipulati con le singole scuole, ma le risorse sono di competenza del Comune. Gli operatori che hanno garantito mediamente 180 ore di assistenza per un saldo di circa due mila euro, avrebbero dovuto ricevere due pagamenti trimestrali. In realtà, dall’inizio dell’anno, non hanno mai incassato alcuna somma e a scadenza di contratto, ai primi di giugno, nulla è cambiato.
«Siamo stati pagati solo per il primo mese – racconta una delle operatrici, Gabriella Esposito – a dicembre dello scorso anno. Siamo dei professionisti e, pur senza stipendio, abbiamo continuato a lavorare perché sappiamo che gli studenti hanno bisogno del nostro sostegno, ma ora che il contratto è scaduto siamo preoccupati. Da settimane chiediamo risposte agli uffici del Comune, ma fino a ora ci è stato detto che le risorse erano sufficienti». Così, alle richieste di chiarimenti, è seguito un rimpallo tra i vari uffici del Comune. La scorsa settimana una delegazione si è presentata all’ufficio scolastico in via Notarbartolo, ma da lì sono stati dirottati alla ragioneria generale in via Roma.
«Fino a oggi non c’è stata una protesta formale da parte nostra – spiega Nicoletta Schirò che assieme a una decina di colleghi ha atteso l’incontro – ma una richiesta di chiarimenti che non abbiamo mai ricevuto. Per ora ci hanno rimpallato solo da un ufficio all’altro. Ci sentiamo come in un limbo – aggiunge – e se non avremo riscontri concreti vedremo come provvedere». Ma oggi, finalmente, sembra esserci una buona notizia: «Il dirigente con cui abbiamo parlato ci ha assicurato che proprio oggi è stato autorizzato un mandato di pagamento alle banche. Non ci hanno dato tempi certi e nulla è stato comunicato per iscritto – conclude Esposito – ma siamo fiduciosi e ci auguriamo che le somme arrivino al più presto».
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