DI FATTO, ‘SOSTENENDOLA’, GLI ESPONENTI DELLA SINISTRA ‘TRUFFALDA’ DI UNA ‘TRUFFALDA’ SICILIA LA STANNO ‘COLPEVOLIZZANDO’ E, CONTEMPORANEAMENTE’ ‘ASSOLVENDO’. PER CONTINUARE A ‘USARLA’ IN PROSSIME ‘OPERAZIONI’
Torniamo sulla vicenda dell’assessore Lucia Borsellino perché, a nostro modesto avviso, questa storia sta prendendo una brutta piega. Gli esponenti della Sinistra siciliana, in queste ore, fanno a gara nel manifestare solidarietà all’assessore. Precisando che, comunque, avrebbe sbagliato.
In particolare, invitiamo l’assessore a ‘quartiarsi’ dalle parole degli esponenti del PD, che in questa storia del gruppo Humanitas – come Lucia Borsellino, supponiamo, saprà meglio di noi – sono tutt’altro che ‘terzi’.
C’è il silenzio del PD – registrato e segnalato, del resto, da un autorevole esponente di questo partito, l’onorevole Pippo Di Giacomo, presidente della Commissione Sanità dell’Ars – e c’è il silenzio, altrettanto assordante, del Comune di Misterbianco, che non è amministrato dai ‘marziani’, ma da esponenti del Partito Democratico.
La manovra attualmente in corso sull’assessore Lucia Borsellino è triplice.
Primo aspetto: farla apparire, se non come responsabile, comunque come un assessore regionale che “ha sbagliato”, di certo in buona fede. Quando tutti sanno che l’assessore Borsellino questa vicenda l’ha invece subita, visto che i veri protagonisti dell’affaire sono il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e i suoi alleati, con in testa l’onorevole Lino Leanza.
Figuriamoci se questi ‘banditi’ facevano gestire una ‘polpetta’ da 10 milioni di euro all’anno all’assessore Borsellino. Che, lo ribadiamo, è stata ‘usata’ come parafulmine. Quello che non avevano calcolato è che l’Udc facesse ‘scoppiare’ il caso. Se il ministro D’Alia non avesse scatenato un putiferio l’operazione sarebbe andate in porto. Anche perché, lo scorso settembre, quando Regione e Humanitas firmavano il contratto, non ricordiamo comunicati stampa.
Secondo aspetto: una volta ‘acclarata’ la sua ‘colpevolezza’, l’assessore Borsellino va ‘perdonata’. In questo modo il presidente Crocetta e i suoi alleati escono ‘puliti’ da questa storia. Della quale la ‘responsabile’ e ‘assolta’ sarebbe proprio l’assessore Borsellino che, come già detto, avrebbe ‘sbagliato’ in buona fede. Perché con il nome che porta, non è nemmeno pensabile che possa avere fatto una cosa simile scientemente.
Terzo aspetto: dato per scontato che Lucia Borsellino avrebbe sbagliato in buona fede, l’assessore ‘deve’ restare al proprio posto.
L’assessore Lucia Borsellino, rispetto a queste ‘operazioni’, è al di sopra di ogni sospetto. I politici, adesso, vogliono che l’assessore resti non perché sono interessati alla sua correttezza, come blaterano a destra e a manca. Vogliono che Lucia Borsellino resti dov’è per continuare a fare da parafulmine ad altre ‘operazioni’ che questi ‘briganti di passo’ hanno già in testa.
Questi, a nostro avviso, sono i motivi per i quali Lucia Borsellino dovrebbe lasciare subito questo Governo. Fino ad ora questi signori si sono serviti della sua buona fede per fare quello che hanno fatto. Cose che lei, assessore, non può non vedere.
Faccia valere la sua forza, che ancora è tanta e sana: li mandi al diavolo. Li metterà nei ‘casini’ e si leveranno il vizio di ‘pilotare’ certe operazioni sulla pelle di persone per bene. Li mandi al diavolo sputtanandoli come meritano. La gente crederà a lei e non a loro.
Viceversa, se resterà ancora con questi personaggi rimarrà loro ostaggio.
Ma chi glielo fa fare? Difendere questa facce di bronzo!
Tra l’altro, invitiamo l’assessore a leggere attentamente il comunicato diramato ieri dal segretario regionale dell’Udc, Giovanni Pistorio, che non è proprio un uomo politico nato ieri.
La parte iniziale del comunicato di Pistorio è ordinaria: “Siamo consapevoli che le giornate trascorse sono state impegnative e delicate per l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino. Perciò, voglio confermare a lei la piena fiducia dell’Udc siciliana. La competenza, il rigore e l’onestà intellettuale di Lucia Borsellino sono state confermate in questi giorni, soprattutto con la scelta di modificare un atto amministrativo importante per garantire quella trasparenza irrinunciabile in una terra come la nostra”.
A questo punto arriva la parte che Lucia Borsellino dovrebbe leggere con molta attenzione: “Crediamo – dice Pistorio – che questa sia l’occasione giusta per intervenire nella struttura dell’assessorato dove, probabilmente, non tutti procedono in sintonia con le qualità, la correttezza amministrativa e lo stile dell’assessore”.
Il passaggio sulla “correttezza amministrativa”, per chi lo sa valutare, è pesantissimo. In pratica, le sta dicendo che dentro l’assessorato alla Salute – e probabilmente dentro il gabinetto – ci sono personaggi che non sembrano in sintonia con lei. Più chiaro di così…
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