Assalto ad una banca con taglierino e a volto scoperto In ostaggio personale e clienti ma il colpo va male

Un colpo finito male per due rapinatori di Catania, entrambi sulla trentina, arrivati oggi pomeriggio poco prima delle 15.30 a bordo di un’auto, rubata a Misterbianco qualche ora prima, con il preciso obiettivo di rapinare la filiale Unicredit di via Vittorio Emanuele a Santa Maria di Licodia, posta a poche decine di metri dal comando della locale polizia municipale. I malviventi, armati di taglierino e col volto scoperto, hanno fatto irruzione all’interno dell’istituto di credito, dove in quel momento si trovavano 2 dipendenti dell’Unicredit e tre clienti, un’azione fulminea, quella dei banditi, che ha disorientato i presenti.

Malviventi che hanno iniziato a gridare, puntando il coltello alla gola del cassiere, che dopo aver consegnato circa 3500 euro a sua disposizione è stato malmenato e obbligato ad aprire il bancomat, mentre l’altro rapinatore spingeva il direttore ad aprire la cassaforte principale della banca. Qualcuno dei presenti ha però fatto scattare l’allarme collegato con la centrale operativa dei carabinieri. In pochi secondi sono giunte sul posto le pattuglie dei carabinieri della stazione locale, che hanno circondato la zona e posto sotto assedio l’edificio che ospita l’istituto di credito. I banditi, vendendosi accerchiati, hanno perso la testa. Hanno inveito contro i dipendenti accusandoli di aver avvisato le forze dell’ordine, comunicando con tono minaccioso agli agenti l’intenzione di prendere in ostaggio clienti e personale, con l’obiettivo di coprirsi la fuga.

Sono seguiti minuti di particolare tensione, con i carabinieri impegnati nel difficile compito di far desistere i due rapinatori dal loro intento. I banditi hanno poi provato a fuggire da una porta secondaria che però è risultata bloccata. Messi alle strette, hanno scelto di uscire con il bottino dall’ingresso principale, trovando però i carabinieri che li hanno subito affrontati e bloccati. I malviventi hanno provato a divincolarsi ma senza successo. Una volta arrestati, sono stati portati a Piazza Lanza. Sotto shock clienti e personale dipendente; qualcuno dei presenti comunque avrebbe avuto qualche malore visto che è giunta sul posto un’ambulanza del 118.

Salvatore Caruso

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