«Non capita tutti i giorni che qualcuno dia la possibilità ad un artista emergente di esporre i propri lavori in una galleria di arte contemporanea molto nota come la Schau Fester di Berlino». A parlare è Claudio Cocuzza, il direttore tecnico dell’associazione culturale etnea conosciuta con il nome di Bocs, che porterà dieci artisti di età compresa tra i 20 anni e i 25 nella capitale tedesca per una mostra espositiva che si terrà dal 31 maggio al 22 giugno. La mostra, dal titolo Give way to give a way, ha una finalità quasi didattica e risponde alla vocazione di scouting che Bocs non nasconde. «Gli artisti selezionati avranno l’opportunità di confrontare la propria ricerca culturale – spiega Cocuzza – con un grande pubblico, all’interno di una vetrina europea e internazionale molto importante».
Quello che più sorprende, nel contesto di un panorama artistico difficile, è il fatto che i tesserati dello spazio di via Grimaldi 150 abbiano deciso di mettere da parte i loro lavori per fare da padrini a «ragazzi già strutturati, dediti alla professione e pronti per il salto della maturità artistica», sottolinea Cocuzza. E così Filippo Leonardi, noto artista catanese, porterà a Berlino un lavoro in cui Gabriele Abruzzese evoca la sproporzione tra l’uomo e la produzione di oggetti industriali. Enrico Aresu e Alessandro Aiello, artisti etnei fondatori del collettivo di arti visive intitolato Canecapovolto hanno scelto il gruppo Nuovo cinema casalingo formato da Francesco Tagliavia e Angelo Licciardello. I due filmaker poco più che ventenni presenteranno dunque alla Schau Fenster tedesca un cortometraggio che racconta un fatto di cronaca degli anni Sessanta, noto per aver diviso l’opinione pubblica mondiale. Si tratta della spedizione sovietica di Laika, una cagna randagia trovata a Mosca e scelta per il viaggio – poi senza ritorno – a bordo della capsula Sputnik 2. Tra gli altri artisti affermati che hanno selezionato gli emergenti anche: Gianluca Lombardo, Sebastiano Mortellaro, Marco Maria, Giuseppe Scifo, Stefania Galegati Shines, Lisa Wade, Maria Rapicavoli, /barbaragurrieri/group e Stefania Zocco.
L’associazione culturale diretta da Cocuzza e Giuseppe Lana nasce nel 2008 da precedenti esperienze di mostre e da esperimenti di creazione di portali d’arte online. Finanziandosi attraverso la vendita di qualche opera, tramite cene sociali e soprattutto grazie a «imprenditori e micro-collezionisti che -racconta Cocuzza – diventavano di volta in volta supporters degli artisti» è riuscita a creare uno spazio esterno al circuito espositivo tradizionale. Il Bocs è gestito dagli stessi associati e risponde «alla carenza di luoghi espositivi e alla vocazione dello scambio culturale», afferma il direttore tecnico.
E proprio ad un percorso di scambio culturale risponde l’ultimo progetto con direzione Berlino. «Il nostro direttore artistico Giuseppe Lana ha lavorato per alcuni mesi nella capitale tedesca – spiega Cocuzza -e dal suo dialogo con la pittrice Lisa Wade è nata l’idea del Give way to give a way». Nonostante i finanziamenti però il grosso delle spese è a carico degli associati e le trasferte necessarie alla partecipazione agli eventi artistici che i soci fissano sul calendario sono spesso pagate di tasca propria. «Per andare a Berlino ognuno sta acquistando con i propri soldi il biglietto aereo ma – continua Cocuzza – i ragazzi sono ugualmente entusiasti della possibilità di mostrarsi al pubblico europeo».
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