Soaco, il cambio nel cda nel momento più difficile «Bisognerà farsi trovare pronti per la ripartenza»

«Partiamo da una situazione catastrofica, ma se saremo capaci a interpretare il momento potremo crescere». La nomina alla presidenza del consiglio d’amministrazione di Soaco per Giuseppe Mistretta arriva nel momento peggiore. A meno di due anni dalla fine dell’esperienza in Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo, il 56enne si insedia ai vertici della società che si occupa dello scalo Pio La Torre di Comiso. «Il momento non è dei migliori, l’emergenza sanitaria è arrivata in un periodo in cui il traffico aereo stava crescendo a livello mondiale esponenzialmente – dichiara MIstretta a MeridioNews – Adesso bisognerà capire quando e come ripartire».

L’aereo è il mezzo che più rappresenta il mondo globalizzato e al contempo quello che più di ogni altro si scontra con il momento attuale: l’emergenza Covid-19 e l’impegno dei governi a contenere la diffusione del virus mal si conciliano con spostamenti di migliaia di chilometri in breve tempo. «Vedremo come reagiranno le compagnie, nella consapevolezza che bastano tre mesi di tempo per erodere la liquidità di una società del settore». Il primo cda di Soaco, che per il 65 per cento è in mano a Sac (la società che gestisce lo scalo di Fontanarossa) e per il restante 35 del Comune di Comiso, è fissato per venerdì. «Saremo collegati in conference call, poi la prossima settimana arriverò in città», spiega Mistretta.

Il passaggio da un aeroporto internazionale, come quello di Palermo, a uno considerato minore e che negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con un volume di traffico ridotto non è un passo indietro per Mistretta. «Tutt’altro, ho accettato perché ritengo il territorio ragusano tra quelli più stimolanti e attrattivi della Sicilia, sia da un punto di vista imprenditoriale che turistico. Un aeroporto è una infrastruttura come altre, facendola crescere si fa crescere il territorio». 

Sulla gestione degli aeroporti, l’anno scorso, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci era stato chiaro nel sottolineare che il futuro sarebbe dovuto passare da una fusione delle società di gestione, quantomeno tra le due che operano nella parte orientale della Sicilia e quelle che gestiscono gli scali nelle province occidentali. «Sono riflessioni che spettano alla politica – si smarca subito Mistretta -. Io arrivo per portare l’esperienza e le competenze messi in campo a Palermo. Quando mi sono insediato era già stata avviata la procedura per la revoca della licenza a Gesap, mentre poi non solo è stata mantenuta ma siamo riusciti a lanciare il piano industriale partendo dalla riqualificazione delle piste».

Chi si aspetta molto da Mistretta è la sindaca di Comiso Maria Rita Schembari. «Lo abbiamo scelto per le sue referenze che testimoniano la bontà del lavoro svolto altrove. L’auspicio è che tutto ciò possa essere replicato anche nel nostro aeroporto», è il benvenuto della prima cittadina. Oltre al 56enne palermitano, a essere stata nominata componente del cda è stata anche la giovane avvocata Martina Giudice. «Mi sono orientata su una giovane brillante, studiosissima, una ragazza che ha dimostrato un grande amore per il territorio, altrimenti non sarebbe tornata dal Nord», spiega Schembari. Che poi alla domanda su quanto abbia influito l’essere figlia del noto Giovanni Giudice, imprenditore leader in più di un settore nel Ragusano, chiosa: «Diciamo che non è stato un deterrente, ma neanche l’unico motivo».

Prima dell’emergenza Covid-19, a Comiso l’attesa era rivolta sul bando per la continuità territoriale. Sul piatto, tra fondi statali e regionali, ci saranno circa 25 milioni di euro, che serviranno a finanziare collegamenti con Roma e Milano a tariffe calmierate. «Contavamo di poter iniziare a far partire le rotte sociali ad agosto, ma con il coronavirus è slittato tutto e il bando sarà indetto a settembre – commenta Schembari -. L’intero settore sta vivendo un momento difficilissimo ma sono convinta che le cose miglioreranno, come in ogni ricostruzione post-bellica». Al momento l’aeroporto di Comiso resta chiuso per decreto del governo. «Credo che riapriremo dopo l’estate. Dall’altra parte, diciamocelo, chi in queste settimane sarebbe disposto a volare con i rischi che si corrono?», conclude la sindaca.


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