Ars, “sì” alla pubblicazione della legge (senza le parti impugnate) e al mutuo

In un’atmosfera di grande confusione Sala d’Ercole ha approvato stasera l’ordine del giorno che autorizza il governo a pubblicare la manovra finanziaria priva delle parti impugnare dal commissario dello Stato. Subito dopo l’Aula ha detto “sì” anche alla riproposizione del mutuo per un importo pari a 558 milioni di euro.

Si tratta di uno dei passaggi impugnati dal commissario dello Stato. La novità, rispetto al testo approvato nella notte tra il 17 e il 18 aprile sta nel fatto che nella nuova formulazione dovrebbero essere state specificati i capitoli che andrebbero finanziati. Qui si apre uno scenario non ancora molto chiaro. Perché nell’impugnativa, anche se non in modo esplicito, l’ufficio del commissario dello Stato lasciava intendere di voler capire come il governo intende spendere i fondi che arriveranno conil mutuo.

Detto in parole ancora più chiare, al commissario l’idea che la Regione contragga un mutuo di oltre 500 milioni di euro per pagare le spese correnti non va proprio giù. E non ha molti torti. E’ come se una famiglia, per pagare le spese fissedi ogni mese, decidesse di indebitarsi. Nel giro di qualche tempo andrebbe a sbattere. Bisogna capire, insomma, come il governo intende spendere questi 558 milioni.

Gli altri tre disegni di legge, mentre scriviamo, non sono stati approvati. Due, in realtà, sono stati esitati dalla commissione Bilancio e Finanze. Ma non sono ancora arrivati in Aula. La notizia -ancora tutta de verificare – è che questi tre disegni di legge potrebbero non essere approvati in questa fase. Magari rimandando l’esame e l’eventuale approvazione a maggio, possibilmente dopo le elezioni amministrative.

Se così fosse si bloccherebbero un bel po’ di autorizzazioni di spesa già, peraltro, impugnate dal commissario delo Stato. E si bloccherebbe anche la ‘greppia’ della tabella H.

Redazione

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