I PARLAMENTARI DEVONO VERSARE LA LORO PARTE DI INDENNITA’ A BANCA ETICA. NON TUTTI LO HANNO FATTO. E C’E’ CHI MUGUGNA…
Dovrebbe essere portata a termine entro la fine di questo mese l’operazione Fondo micro-credito del Movimento 5 Stelle. Non tutti i parlamentari, infatti, hanno versato quanto dovuto sul conto corrente di Banca Etica che gestirà il fondo pensato per dare una mano a chi non può accedere al credito ordinario.
La storia è ormai nota. I parlamentari grillini avevano donato parte delle loro indennità all’Ars per la costituzione di un fondo istituzionale destinato alle pmi. La Regione, però, non ha mai provveduto alla sua istituzione. Così i deputati M5S hanno chiesto indietro quanto già avevano dato, ovvero quasi un milione di euro, per la precisione 923mila euro, annunciando che il Fondo sarebbe passato a Banca Etica e intestato alla Fondazione Comunità di Messina.
A luglio, il Consiglio di Presidenza dell’Ars, ha dato il via alla restituzione delle somme sui conti personali dei parlamentari (ve lo avevamo raccontato qui). E la fase rimborso si è conclusa da qualche settimana.
Adesso manca la tappa finale: ognuno dei 14 deputati deve girare sul conto di Banca Etica la propria parte, pari a circa 60mila euro a testa.
C’è chi, come Giorgio Ciaccio, ha versato già tutto. C’è chi sta versando una certa quota al giorno. Intanto sul conto del Fondo per il microcredito ci sono già circa 500mila euro, un po’ più della metà del previsto.
“Io sono andato in banca e ho chiesto alla direzione di effettuare un bonifico unico. Altri miei colleghi – dice Ciaccio a LinkSicilia – invece stanno optando per i versamenti online per i quali c’è un massimo credo di 5mila euro. Quindi li stanno versando in diverse tranche.
Ma non cambia nulla- prosegue il parlamentare 5 stelle- entro la fine del mese il fondo sarà completo e in conferenza stampa annunceremo i primi finanziamenti”.
L’argomento, ieri, circolava tra i corridoi di Palazzo Reale, sede del Parlamento siciliano. Dove qualcuno ha ipotizzato una divisione all’interno del gruppo M5S tra chi vorrebbe tenere i soldi e chi invece vuole tenere fede agli impegni presi.
Una tesi smentita dal Movimento secondo cui alcuni parlamentari dell’Ars si inventerebbero la qualsiasi per gettare discredito sul gruppo 5 Stelle.
“Noi non ci fermiano- sottolinea Ciaccio- andremo avanti sia con il progetto del microcredito sia con la nostra politica di opposizione ad un Governo allo sbando. Ieri siamo stati gli unici a chiedere di portare in Aula al più presto la mozione di sfiducia all’assessore Scilabra. Evidentemente qualcuno non ha gradito e tenta di gettare ombre su di noi”.
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