Sono sempre stati presenti in aula i quindici deputati regionali del Movimento cinque stelle. Eppure, questa mattina e per la seconda volta in pochi giorni, hanno disertato in blocco l’aula nella quale doveva aver luogo la votazione del Documento di programmazione economica e finanziaria, un atto importantissimo per la vita della regione Sicilia. «Non abbiamo nulla contro il Dpef. Siamo usciti dallaula solo per focalizzare lattenzione sul Muos di Niscemi», ha spiegato oggi Giancarlo Cancelleri in conferenza stampa a palazzo D’Orleans. «I lavori proseguono nonostante linvito della Regione a sospenderli – ha sottolineato l’ex candidato alla presidenza della regione – A noi sta a cuore solo la salute delle gente, sia di Niscemi, che rischia a causa del sistema satellitare americano, che di Pace del Mela, dove la sicurezza è messa in pericolo dallelettrodotto di Terna».
Più che un attacco, quasi un promemoria sugli impegni presi dal presidente Rosario Crocetta, che più volte si è detto contrario alla costruzione del Muos. Una vicenda sulla quale, proprio ieri, il governatore ha paventato «l’intervento della magistratura del tribunale di Caltagirone per attuare la sospensione dei lavori in applicazione dellarticolo 700 del codice di procedura civile: nella documentazione fornita dagli Usa – ha proseguito il presidente della regione – non erano contenuti gli studi di impatto sulla salute pubblica e delle onde elettromagnetiche sulla navigazione aerea». Ma Crocetta starebbe conducendo «una politica dei proclami che non porta a nulla» secondo quanto dichiarato oggi da Cancelleri dopo la protesta, che segue quella attuata in aula giorno 29, identica nella forma e anche nella sostanza dato che all’esame dei deputati c’era sempre il Dpef.
Rispondendo a chi chiedeva di aver sollevato la questione solo per motivi elettorali a poche settimane dal voto, Antonio Venturino, vicepresidente dellArs, ha dichiarato che «della visibilità in funzione della campagna elettorale non ci frega nulla». Presenti oggi in conferenza stampa anche Francesco Cappello, che è stato tra i promotori della mozione sullo stop al Muos approvata dall’assemblea regionale all’unanimità, e Giampiero Trizzino, presidente della commissione Ambiente. Ed è proprio Trizzino ad entrare nel merito della vicenda Muos, proponendo una soluzione alternativa a quella proposta dalla presidenza della regione. «Si deve agire in autonomia – ha dichiarato Trizzino – revocando lautorizzazione concessa agli americani per vizi di legittimità». Una soluzione «ben diversa e più efficace» di quella proposta dal governo regionale, secondo il deputato del M5s. «La strada del procedimento cautelare durgenza, a nostro avviso è un pannicello caldo ed è stata scartata dal pool di avvocati che ho consultato», ha concluso Trizzino.
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