Si terrà venerdì 15 dicembre alle 10 la prima seduta dell’Assemblea regionale siciliana nella XVII legislatura. Sarà anche la prima con 70 deputati, venti in meno rispetto al passato. Da oggi, fino a domani alle 13 i neo parlamentari potranno approfittare di un momento di accoglienza dedicato a loro, utile soprattutto per chi affronterà il primo mandato. Nella sala verde del piano parlamentare, un coffee break è stato allestito per i presenti (l’accesso è consentito solo agli eletti). Ai nuovi figli d’Ercole – questo lo storico appellativo dei parlamentari regionali visto che la sala del’Assemblea viene anche chiamata Sala d’Ercole – è stato distribuito un kit che contiene le istruzioni per l’uso di internet, le password personali, un regolamento interno e copia della Costituzione italiana.
I funzionari dell’Ars rimarranno oggi fino alle 19 e domani dalle 9 alle 13 ad istruirli su come seguire i primi passi di routine presso gli uffici, quando e come fare la dichiarazione dei redditi, compilare la scheda personale per la trasparenza, ottenere il tesserino elettronico per votare in Aula. Fino alle 15 di oggi sono stati 26 i parlamentari che hanno seguito le procedure di accoglienza. Tra questi Edy Tamajo e Riccardo Savona, coinvolti in indagini giudiziarie. A tutti i 70 è dedicato uno scatto fotografico che andrà a completare la loro scheda inserita nel sito dell’Assemblea.
Il primo a presentarsi stamattina intorno alle 10 Claudio Fava, unico eletto nella lista I cento Passi per la Sicilia. Fava ha risposto dai corridoi dell’Ars alle domande dei cronisti che lo hanno interrogato sulla presenza di Renzi, oggi a Palermo. «Renzi viene in Sicilia? Andrà via dopo venti minuti… Anzi no, forse resta visto che non c’è più il problema di perdere la campagna elettorale». E ribadisce il messaggio di allontanamento dai moderati del centrosinistra. «Renzi sarà venuto per serrare le fila, ma dovrebbe ascoltare le richieste dei siciliani – ha osservato -. Questa è una terra che va ascoltata e non solo militarizzata per le campagne elettorali. Quando è venuto in campagna elettorale per le ultime Regionali non lo ha fatto, vedremo se lo farà adesso». Fava ha annunciato l’iscrizione al gruppo misto, «non vedo cos’altro possa fare».
Il parlamentare ha anche quotato il presidente del Senato Pietro Grasso come futuro premier. «Grasso è un ottimo candidato premier perché ha una capacità non sempre presente a sinistra di parlare ad un immaginario civile di tanti, di proporre una visione del Paese che non è solo la somma delle buone pratiche da realizzare. In Grasso gli italiani riconoscono, ancor più che il presidente del Senato, una persona che ha rappresentato una parte della storia della Repubblica in cui noi abbiamo costruito la capacità di sapere rispondere alle mafie. Ed è una cosa che nella memoria degli italiani è molto presente».
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