Ars, anche Pippo Gianni ‘salta il fosso’

Il parlamentare regionale Pippo Gianni (foto a destra) lascia il Cantiere popolare per aderire al movimento di Bruno Tabacci. La notizia è stata data ai giornalisti dallo stesso deputato regionale a margine dei lavori della commissione Cultura dell’Ars. Gianni, da sempre militante del centro, spiega così i motivi della sua decisione: “Raffaele Lombardo e Gianfranco Miccichè hanno rovinato la Sicilia, hanno causato la sconfitta del centrodestra alle elezioni regionali e Berlusconi cosa fa? Li accoglie come il figliol prodigo, scannando non solo il vitello grasso, ma tutta la mandria”.

Gianni entra così nel centrosinistra e si rafforza in questo modo la maggioranza a sostegno del Governo di Rosario Crocetta all’Ars e del centrosinistra alle elezioni nazionali. “Quando si è definito l’accordo con Lombardo e Miccichè – aggiunge Gianni – me ne sono andato. Penso di poter essere più utile al mio amico Tabacci, al quale porterò i miei voti, che mi pare non siano pochi”. Gianni ha poi auspicato “un ritorno della politica ai politici, finiamola – ha detto – con la sceneggiata dei tecnici”.

Una decisione che lascia comunque perplessi, visto il passato del deputato della provincia di Siracusa, sempre fedele alla Dc, poi all’Udc e infine al Cantiere Popolare Pid.

Chiediamo: non è un rospo troppo grosso da digerire, per un centrista come lei, passare con la sinistra? Risposta di Gianni: “Niente affatto, è un rospino rispetto ai rospi ancor più grossi che avrei dovuto digerire se fossi rimasto col Cantiere Popolare Pid”. Poi abbracci e baci davanti ai cronisti con l’ormai ex compagno di Partito, Toto Cordaro, che, invece, correrà per il Senato restando fedele al partito di Saverio Romano.

Gianni non è il solo ad aver cambiato casacca nel giro di pochissimi giorni. Ieri, infatti, anche Nello Dipasquale, ex Sindaco di Ragusa, deputato regionale e leader del Movimento per il Territorio, di cui è capogruppo a Sala d’Ercole, ha deciso di aderire alla Lista Crocetta. “Più volte – ha detto Dipasquale subito dopo aver ‘indossato’ la nuova casacca – ho ribadito la valenza del progetto politico che il governatore sta portando avanti per il futuro della Sicilia, e a testimonianza della nostra collaborazione attiva e concreta, ho deciso di aderire al gruppo Lista Crocetta”.

Il gruppo del governatore della Sicilia all’Ars conquista così un nuovo deputato, che si aggiunge a Giovanni Di Giacino (capogruppo), Giambattista Coltraro, Antonio Malafarina e Salvatore Oddo.

Crocetta (foto a sinistra) ha non ha perso tempo nell’esprimere la sua soddisfazione per una “persona che ha confermato come sempre il suo sostegno al Presidente e al Governo regionale. Ritengo – ha aggiunto Crocetta – che la frantumazione dei gruppi, finisca oggi per rallentare un lavoro di tessitura democratica di riforme che ha bisogno di tempi veloci. Questo è il senso con cui Nello ritiene di portare l’esperienza di ‘Territorio’ dentro un gruppo destinato a crescere sempre di più, perché punto di riferimento oggi della politica siciliana”.

“Nelle prossime ore – ha affermato il presidente della Regione – incontrerò altri parlamentari per rappresentare l’esigenza di unità e di condivisione, che è esattamente il contrario dell’egoismo autoreferenziale”.

Sul nuovo sport in auge in queste settimana a Sala d’Ercole, alias il salto ‘mortale’ triplo da un partito all’altro si sofferma il parlamentare del Pdl, Salvino Caputo (foto a destra): “A circa tre mesi dalle elezioni regionali dice Caputo – si continua ad assistere ad un fenomeno migratorio di parlamentari, quasi una ventina, che, eletti in un gruppo politico, passano disinvoltamente in altro gruppo, non tenendo in alcun conto della volontà di chi li ha votati “.

“Questo sistematico ‘cambio di casacca’ – aggiunge il Parlamentare – che ci riporta alla Prima Repubblica e ci fa temere la riapertura del famigerato ‘mercato delle vacche’, certamente non fa bene alla Politica con la P maiuscola e aumenta la sfiducia della gente nella classe politica”.

“Bisogna – conclude – porre urgente rimedio a quest’anomalia varando una legge che impedisca la trasmigrazione da un partito all’altro”.

 

Marina Pupella

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