Arrestato professore dei salesiani per pedofilia «Siamo cresciuti con lui e mai avuto sospetti»

Da settimane non si fa vedere a scuola. E il suo nome è scomparso dalla lista dei docenti dell’istituto salesiano di via Cifali, a Catania. Alla delegazione provinciale FederCalcio, di cui è stato dirigente, C. P., 63 anni, – queste le iniziali dell’uomo, secondo le fonti di MeridioNews – ha raccontato di doversi allontanare per motivi di salute. Ma il 5 ottobre è stato sorpreso in auto dai Carabinieri, mentre faceva sesso con due ragazzi, tra cui un minorenne. Il professore di educazione fisica, noto nell’ambiente sportivo catanese, è adesso agli arresti domiciliari, insieme al 22enne che era in macchina con lui quel giorno. A risultare decisiva sarebbe stata la testimonianza della vittima. Il maggiorenne è indiziato per induzione alla prostituzione del minore. Sarebbe stato lui a contattare il professore tramite il social network Facebook per fissare un appuntamento a cui avrebbe invitato anche il 16enne. Il giovane sarebbe stato pagato con una banconota da venti euro in cambio di una prestazione sessuale a tre.

All’istituto salesiano la notizia dell’arresto per pedofilia gira da ieri tra alunni ed ex alunni. Ma è arrivata inaspettata. Colleghi e colleghe, ragazzi e ragazze giurano di non aver mai sospettato di quel docente che per i suoi allievi era un mito. «Un uomo dedito al lavoro», secondo alcuni genitori. C. P. chiamava ironicamente i suoi studenti maschi «salamini», cosa che provocava battute e ilarità, ma mai sospetti. Tutta la sua vita il docente l’ha sempre trascorsa accanto ai giovani. Anche all’interno delle Polisportive giovanili salesiane (Pgs) siciliane, da cui si è dimesso proprio in queste settimane, ufficialmente per motivi di salute. «Lo conosco da oltre vent’anni – commenta un ex studente – la notizia è incredibile». L’assenza del docente era stata giustificata a scuola con dei problemi di salute. «Ma già dopo un paio di giorni si sospettava che si trattasse di qualcosa di più grave – continua il testimone – perché, provando a contattarlo al cellulare, era sempre spento».

A occupare gran parte del suo tempo, prima dell’arresto, era poi il ruolo dirigenziale nella delegazione provinciale della Federazione italiana gioco calcio e del Coni. Organizzazioni da cui ha ricevuto anche premi e riconoscimenti a livello nazionale. Con C.P. sono cresciute intere generazioni di ragazzi attraverso l’attività che il docente svolgeva all’interno di numerose scuole calcio tra cui l’Ardor Sales. «Con lui ho trascorso dieci anni, dall’infanzia all’adolescenza, e adesso sono sconvolto – racconta un ex giovane calciatore – tra spogliatoi e campi estivi, non ha mai lasciato pensare a intenzioni ambigue nei nostri confronti». Il comitato nazionale Pgs, appresa la notizia da MeridioNews, commenta: «Già le dimissioni sono state un fatto sconvolgente. Davanti alle possibili motivazioni di questa scelta restiamo ancora più sconcertati».


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