Apriamo le frontiere, al porto la carovana di 300 spagnoli «Politiche securitarie rischiano di cancellare il pluralismo»

Per l’area antirazzista della Sicilia «l’arrivo degli spagnoli» è stato vagheggiato, auspicato, quasi temuto – ma più per le difficoltà organizzative che per altro. Eppure il giorno è arrivato. Questo pomeriggio, nell’area antistante all’ingresso del porto di Palermo e in coincidenza con l’arrivo al della Freedom Flotilla, si terrà la manifestazione Apriamo le frontiere: un concentramento che vedrà la partecipazione di una rete di tantissime associazioni provenienti da diverse aree della penisola iberica. Si tratta della carovana Abriendo Fronteras, composta da almeno 300 persone che si muovono tutte insieme per denunciare «le politiche migratorie, la militarizzazione del territorio siciliano che si sta trasformando in ‘un’immensa portaerei super-armata nel cuore del Mediterraneo, in grado di lanciare terribili strumenti di morte contro obiettivi civili e militari in Est Europa, Caucaso, Africa, Medio oriente e sud est asiatico, i centri di detenzione amministrativa per i migranti, strumento sempre più violento del razzismo istituzionale, la mancanza di canali di ingresso legali, lo sfruttamento e la violazione costante di diritti e l’indebolimento della coesione sociale». 

Dopo la tappa a Ventimiglia, lungo il confine con la Francia, la carovana iberica giunge in Sicilia. Il primo appuntamento è dunque nel capoluogo siciliano. A seguire altri luoghi fondamentali del percorso sempre più netto che vede l’arrivo dei migranti in Sicilia sfociare nella militarizzazione dei territori, con intere porzioni dell’Isola che vengono destinate al controllo e alla violazione del principio di autodeterminazione dei popoli. Non a caso la tappa successiva a Palermo sarà a Niscemi, dove il Muos è stato installato nonostante le nette opposizioni che vanno avanti da anni. E poi Mineo, dove il Cara continua a segnare le sorti della pianura etnea. A seguire Pozzallo, dove persiste un hotspot che nei giorni è stato visitato anche dal ministro degli Interni Matteo Salvini, e Catania, davanti la sede di Frontex – l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera che presidia i confini del cosiddetto spazio Schengen.

«Sono politiche – denunciano gli organizzatori palermitani – che in nome della sicurezza rischiano di cancellare il pluralismo e le fondamenta stesse della nostra democrazia, della nostra etica, della nostra capacità di vivere in comunità. Stanno tradendo i principi cardine della civiltà giuridica dell’Unione Europea e violando la base democratica sulla quale si fonda la pacifica convivenza di cittadini e cittadine. Noi non ci stiamo. La crisi economica ormai strutturale e la disoccupazione dilagante, soprattutto tra i giovani, non può essere contrastata con interventi incentrati sulla paura del diverso, la retorica dell’invasione e della concorrenza lavorativa. Palermo è stata fra le città che hanno voluto disallinearsi da questo conformismo razzista, dichiarandosi pronta ad accogliere anche le navi di salvataggio». 

Un’anomalia, quella palermitana, che «accogliendo la Carovana rappresenta un’occasione di condivisione di azioni e pensiero per manifestare e difendere diritti e bisogni di tutte e tutti, in particolare delle persone migranti e rifugiati». Il corteo attraverserà via Crispi e corso Cavour, fermandosi in un primo momento a piazza Verdi per poi proseguire lungo via Maqueda e giungere infine a piazza Pretoria. «Occorre organizzarci per rigettare questa marea nera che sembra sommergerci – continuano gli organizzatori palermitani – ed eliminare le menzogne su cui poggia questa retorica razzista. Vi invitiamo ad essere presenti alla manifestazione che vuole essere non solo una testimonianza, ma un primo momento di denuncia. Perché ciò che è davvero in pericolo non sono le frontiere, ma i diritti di tutti e tutte».

Un ulteriore appuntamento è quello poi di domani, alle ore 12 presso il Plesso didattico Bernardo Albanese, dove si terrà una conferenza stampa sulle diverse iniziative, organizzate dalla carovana, che si svolgeranno in Sicilia fino al 19 luglio. Per il Comune sarà presente, tra gli altri, l’assessore alla Cittadinanza sociale Giuseppe Mattina.

Andrea Turco

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