Statuto siciliano: un diritto negato, vilipeso da chi ha deciso di farne equivoca merce di scambio con coloro che per nulla hanno a cuore le sorti della Sicilia. Ma sono sempre di più i cittadini che ne stanno prendendo coscienza. E che sono pronti a fare sentire la propria voce.
Ieri pomeriggio a Messina, ad esempio, presso la sede dell’Associazione culturale “La Sicilia ai Siciliani”, dopo un periodo di silenzio, è tornata a riunirsi l’Assemblea regionale del Comitato ‘La Sicilia e i siciliani per lo Statuto. Nato spontaneamente nel 2010, per volontà di semplici cittadini mossi dallesigenza di veder applicato integralmente lo Statuto siciliano e di vedere ristabilità la verità storica sul rapporto Stato-Regione Siciliana, il Comitato -che si è distinto per avere organizzato manifestazioni di successo, come lo Statuto Fest – ha nominato un un nuovo portavoce regionale. Si tratta del messinese Gianluca Castriciano, che sostituisce il palermitano Fonso Genchi. Precedentemente lo stesso incarico era stato rivestito dal catanese Santo Trovato.
Il Comitato, nella riunione di ieri, ha stabilito di tornare ad intensificare la propria attività. Spinto dalla vicenda della ‘farsa’ sull’attuazione dell’articolo 37 dello Statuto Speciale.
Ricordiamo, infatti, che a fronte degli 800 milioni di euro di accantonamenti richiesti dallo Stato alla Sicilia, per fare fronte ai diktat del Fiscal Compact, il contentino offerto da Roma (49 milioni di euro) non rappresenta un guadagno per la nostra Isola ma un banalissimo tentativo di raccontarci una storia che non sta né in cielo né in terra. E il Movimento intende fare sentire la propria voce sull’argomento (che abbiamo approfondito negli articoli in allegato).
La “Sicilia e i Siciliani per lo Statuto”, infatti, nasce e prende consistenza intorno ad un principio di cambiamento del modo di fare politica: non più interessi di partito ma una politica per il territorio. Ciò che il Comitato si propone è dare informazioniper fare formazione e cercare di sensibilizzare ed avvicinare il più possibile, la popolazione, alla realtà rappresentata dal nostro Statuto e a quei diritti che dovrebbe garantire la stessa Costituzione italiana, di cui l’Autonomia Speciale è parte integrante.
“Tutti insieme, come abbiamo già fatto, ci impegneremo al massimo, con le attività che abbiamo in programma e di cui daremo notizia prossimamente, per risvegliare la coscienza identitaria della gente di Sicilia – ha detto Castriciano (nella foto accanto) che ha aggiunto:
“Sono molto emozionato per l’incarico. Quello che mi è stato consegnato dal portavoce uscente è un ruolo molto importante, spero di poterlo assolvere nel migliore dei modi con la collaborazione di tutti gli appartenenti al Comitato, provenienti da tutte le provincie della Sicilia”.
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