Irregolarità nell’assegnazione di appalti per quasi 10 milioni di euro, un danno erariale che potrebbe ammontare a 27 milioni. Fondi europei per 32 milioni di euro andati a chi non spettavano. Sequestro di beni alla criminalità organizzata per 91 milioni di euro. E 116 evasori totali che hanno sottratto al fisco più di 200 milioni di euro. Sono solo alcuni dei numeri del bilancio delle attività della guardia di finanza di Catania nel 2014.
I numeri forniti dalle Fiamme gialle dipingono un quadro a tinte fosche, con un aumento dei reati e delle frodi nella provincia etnea rispetto all’anno precedente. Sono altissime le percentuali di chi ha ottenuto un finanziamento dalla comunità europea in maniera illegittima. Su un totale di 51 milioni di euro di fondi sottoposti a controllo, ben 32.3 milioni sono risultati percepiti indebitamente: si tratta del 63 per cento. Ha fatto molto rumore, ad esempio, l’operazione Terra bruciata, a Caltagirone, che ha fatto luce su un’associazione a delinquere che percepiva illecitamente aiuti comunitari all’agricoltura.
Non va meglio per quanto riguarda le pensioni, le agevolazioni sulle tasse universitarie o sulla fruizione delle mense scolastiche, insomma su tutte le prestazioni agevolate che spetterebbero a chi è più svantaggiato. Invece, su 155 controlli effettuati dalla Finanza, 95 soggetti sono risultati non aventi diritto. Anche in questo caso la percentuale arriva al 61 per cento, con un incremento di 16 punti rispetto al 2013.
Sul fronte delle gare pubbliche sono stati eseguiti 270 interventi, tra indagini di polizia giudiziaria e controlli di natura amministrativa: sono state constatate irregolarità nell’assegnazione di appalti per quasi 10 milioni di euro e sono state fatte segnalazioni alla Corte dei Conti danni erariali per 27 milioni di euro.
Non poteva mancare il contrasto alla mafia: le Fiamme gialle hanno sequestrato beni per un totale 91 milioni di euro, ma le richieste che attendono una risposta dalla competente autorità giudiziaria ammontano a 484 milioni. Particolarmente rilevanti sono state l’operazione Scarface, nei confronti del clan Mazzei, e il maxi sequestro nei confronti della famiglia Bosco, titolare di diversi bar e supermercati a Catania. Strettamente legate alla lotta alla criminalità organizzata sono le attività contro il traffico di droga: nel 2014 la guardia di finanza ha sequestrato 2,6 tonnellate di stupefacenti, tra cui 2mila 500 chili di marijuana, arrestando 40 persone.
Sono 116 gli evasori totali, quelli che per il Fisco nemmeno esistevano ma che invece producevano importanti profitti, stimati in 200 milioni di euro. E’ il caso, ad esempio, di una fittizia associazione culturale dedita in realtà alla gestione di un frequentato night club, che non ha mai provveduto alla dichiarazione di alcun reddito. Non meno grave la situazione del lavoro nero: su 5mila controlli effettuati, le Fiamme gialle hanno trovato 653 lavoratori irregolari e hanno sanzionato 123 datori di lavoro.
Frode fiscale è anche la contraffazione: in questo caso sono stati 132 i responsabili denunciati e 4 milioni e 500mila i prodotti finiti sotto sequestro, perché contraffatti o pericolosi per la salute pubblica. Di questi, una fetta notevolissima, deriva dall’operazione denominata Fiume giallo, che ha spezzato un sodalizio di imprenditori cinesi dediti alla commercializzazione di prodotti contraffatti. I militari ne hanno sequestrati quattro milioni – uno dei quantitativi più ingenti a livello nazionale -, tutti custoditi in un grande capannone da oltre duemila metri quadrati alla zona industriale di Catania.
Infine, la guardia di finanza di Nicolosi, è stata particolarmente impegnata sul fronte dell’Etna, dove sono state salvate, nel corso dell’ultimo anno, 35 persone in 14 interventi effettuati sul vulcano.
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