«Questa prova della firma non l’hanno fatta solo a mia mamma, perché nella casa di cura davanti alla stanza, dove c’erano gli inquirenti, c’era una bella fila di ospiti in carrozzina da sottoporre al test». Giovedì scorso gli agenti della Digos si sarebbero presentati alla casa di cura Maria Regina di Sant’Agata Li Battiati, la clinica dalla quale la scorsa settimana è esploso il caso delle persone anziane al voto nel seggio speciale richiesto per l’edificio.
Una vicenda complicata, scoppiata dopo che il signor Enzo, figlio di una donna di 88 anni ospite della struttura sanitaria, ha girato un video (poi divenuto virale sui social network) che lo riprende mentre chiede chiarimenti all’ufficio elettorale del Comune di Battiati. Parlando con l’impiegata che gli mostra i documenti con cui l’88enne avrebbe manifestato la sua volontà di votare, il signor Enzo sostiene che la firma dell’anziana madre, impossibilitata a muoversi, sia stata contraffatta. E che lei avrebbe votato per l’onorevole del Partito democratico Luca Sammartino, pur non essendo in grado neanche di mangiare da sola.
Da una parte la magistratura ha aperto un’inchiesta, dall’altra la trasmissione televisiva Striscia la notizia ha realizzato un approfondimento sul caso. Stasera la trasmissione di Canale 5 tornerà sulla vicenda, alla luce di quanto sarebbe emerso dalle verifiche delle forze dell’ordine. E cioè che l’88enne da cui è partito tutto sarebbe inabile a firmare e votare, così come chiarito sul timbro apposto sulla carta d’identità della donna. Realizzata dal Comune di Battiati a giugno 2016 ma non nelle disponibilità della casa di cura. Che, invece, ne aveva una più vecchia, su cui non era indicata l’impossibilità di scrivere. «È la prova – scrive la redazione di Striscia in una nota – che la firma e il voto sono falsi e che la signora non ha mai partecipato alle elezioni siciliane».
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