Il magistrato alleato di chi sostiene che il Movimento “No Muos” è infiltrato da mafiosi? La cosa ci lascia molto perplessi.
Già la sua presenza alla guida di una società regionale faceva storcere il naso. Ma Antonio Ingroia in conferenza stampa con il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che afferma che nel Movimento Noi Muos ci sono infiltrazioni mafiose, beh, questo, forse, è al di là di ogni immaginazione. Forse Ingroia ha deciso di chiudere la sua esperienza politica?
Tutto lo lascia supporre. Perché Ingroia, prima di incrociare Crocetta – e scusare il gioco di parole – perseguiva un progetto politico piuttosto preciso: dare vita a una formazione alla sinistra del Pd. Così, almeno, era sembrato.
Ma, adesso, la sua linea politica sembra ondivaga e confusa. Ingroia, a rigor di logica politica, avrebbe dovuto essere l’interlocutore, se non il riferimento, dei No Muos, non linterlocutore di chi taccia i Noi Muos come infiltrati dai mafiosi.
A parte questaccusa al Movimento No Muos, che è semplicemente ridicola (anche se, in quanto tale, in perfetto accordo con lo stile del Governo Crocetta), resta da capire come Ingroia spiegherà ai propri adepti lalleanza con Crocetta e company.
Facciamo un altro esempio, per essere ancora più chiari. Un altro interlocutore logico di un Partito politico di sinistra dovrebbe essere il Forum dei Movimenti che, in Sicilia, si batte per il il ritorno alla gestione pubblica dellacqua.
Ma forse Ingroia non si è accorto che il Governo Crocetta, sullacqua, ha assunto una posizione diametralmente opposta a quella del Forum per lacqua pubblica. Forse non si è accorto che lassessore regionale allEnegia, Nicolò Marino, ha presentato un disegno di legge, accompagnato da una dotta relazione in cui teorizza la necessità che lacqua venga gestita dai privati.
Lassessore Marino, a dir la verità, ha poi guadagnato un po di punti schierandosi – vivaddio! – contro le discariche che sono uno dei cavalli di battaglia dei filosofi del rifiuto debole di Confindustria Sicilia. Ma restano, nellassessore Marino, le contraddizioni sullacqua.
E resta la domanda: Ingroia è ancora interessato a costruire un Movimento politico di Sinistra? A noi sembra proprio di no. A noi sembra che, avvicinandosi a Crocetta, abbia gettato alle ortiche tutto il lavoro fatto finora.
Forse ha intenzione di fare politica con Crocetta? Pensa veramente che il presidente della Regione siciliana abbia un futuro nazionale?
Lo diciamo sinceramente: a nostro avviso Ingroia non conosce cosa ha fatto il Governo Crocetta in Sicilia in questi nove mesi. Non vorremmo che qualcuno gli abbia riempito la testa con la proiezione nazionale del Megafono.
Sappia, il dottore Ingroia, se ancora non glielhanno riferito, che Crocetta sta cercando di costruire un Megafono nazionale perché in Sicilia di lui e del suo Governo non ne vuole sapere più nessuno. Se si dovesse andare al voto in Sicilia, il Megafono non supererebbe l1 per cento.
Sappia, il dottore Ingroia che le accuse di mafia al Movimento Noi Muos sono soltanto lultimo di una serie impressionante di sfondoni politici compiuti da Crocetta e dalla sua approssimativa Giunta.
Sappia, il dottore Ingroia, che in Sicilia non esiste una sola categoria economica e sociale che manifesti simpatia per questo Governo.
In nove mesi Crocetta ha raccolto solo proteste. Protestano i lavoratori delledilizia. Protestano gli imprenditori (quelli veri, ovviamente). Protestano gli agricoltori. Ha incasinato le amministrazioni provinciali. Ha incasinato i Comuni. Non parliamo di quello che ha combinato con la formazione professionale. Idem per la dirigenza regionale e, in generale, con tutto il personale della Regione. Persino lOrdine dei giornalisti della Sicilia – cosa mai avvenuta in oltre sessantanni di storia dellAutonomia siciliana – ha polemizzato con questo presidente della Regione.
Gli amici del presidente della Regione e i quattro gatti che sono rimasti dentro al Megafono, quasi per giustificare a se stessi la propria infelice scelta, hanno trovato un compromesso con se stessi: dicono che Crocetta, in Sicilia, ha tanti avversari perché ha rotto con il passato.
Nulla di tutto questo. Il Governo Crocetta non ha rotto con il passato, tantè vero che rappresenta la continuità con gli affari che stanno dietro ai due business storici della vecchia Sicilia: acqua e rifiuti.
Lunica cosa che il Governa Crocetta ha rotto sono le scatole di quasi tutti i siciliani, che non ne possono più di un Governo inutile, fanfarone, manicheo, che finora ha prodotto solo enormi danni alla nostra Regione, tirando in ballo la mafia – e quindi banalizzandola – tutte le volte che qualcuno fa notare gli errori che Crocetta e i suoi accoliti commettono.
In una sola cosa il governatore Crocetta è stato coerente: con lantimafia e con gli affari di Confindustria Sicilia e del senatore Giuseppe Lumia.
E con questi signori che Ingroia intende costruire il suo futuro politico? Sappia che non farà molta strada.
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