Anirbas, dalla onlus appello per latte e biscotti «Chiunque, anche con poco, può fare qualcosa»

Un problema grande, anzi, una vera e propria emergenza può essere risolta anche con il minimo sforzo. Non serve sempre svenarsi per ottenere un risultato, l’importante in certi casi è fare almeno qualcosa. Oggi io, domani tu, dopo domani un altro. Questo il messaggio che adesso, più che mai, cerca di diffondere la onlus Anirbas, che si occupa dei senzatetto di Palermo e della gente più bisognosa. Composta da volontari dediti al prossimo, si va avanti grazie ai loro sforzi e alla solidarietà di chi li segue e ne apprezza l’operato. Molto dipende anche dalle donazioni, quindi. Che servono sempre, ma adesso forse anche di più. «Saremo senza latte e biscotti per quattro mesi, è una situazione di vera emergenza», spiega la fondatrice di Anirbas Sabrina Ciulla.

«Alla Commissione europea non hanno ancora messo il bando per l’aiuto CEE», aggiunge. Si tratta del programma di aiuti alimentari a favore degli indigenti, che è stato introdotto per la prima volta nel 1987. E creato con l’intento di svincolare prodotti disponibili nelle scorte di intervento comunitarie tramite la distribuzione a organizzazioni caritative, affinché fossero rimessi gratuitamente ai bisognosi. Una misura per alleviare le condizioni di disagio degli indigenti e che fornisce un aiuto concreto per tutte quelle realtà che si occupano di loro. E che chiaramente non punta a eliminare la povertà e a togliere dalla strada chi ci vive, ma ad alleviare gli aspetti più negativi del fenomeno. A livello operativo, il programma è gestito da organizzazioni caritative, che ricevono le derrate alimentari e si occupano poi di distribuirle. Intanto, però, il nuovo bando tarda a essere pubblicato, motivo che sta generando mancanze preoccupanti. E alcuni generi non ci saranno anche fino ad aprile.

«Questo significa che molte famiglie si troveranno senza latte per grandi e piccini. Perciò chiediamo aiuto a tutti per raccogliere latte a lunga scadenza e biscotti, partendo magari dal chiedere alle persone amiche, a quelle di buon cuore, ai conoscenti, in modo da innescare un prezioso passaparola». Il messaggio circola già tra i social e in privato via WhatsApp, ma non è mai abbastanza, occorre raggiungere il numero maggiore di persone. Chiunque può mettere qualcosa da parte e fare una raccolta, piccola o grande, e consegnarla poi nella sede operativa in via Raffaele La Valle 4, zona Villa Tasca, dalle 16 alle 18, tranne il sabato. «È importante davvero e sono certa che la gente ci darà una mano per sostenere le famiglie più povere della città – dice speranzosa Sabrina -. Purtroppo l’emergenza è stata confermata anche dal Banco alimentare, fino ad aprile o forse anche maggio non avremo né latte né biscotti e forse qualche altro alimento ed è un problema che non coinvolgerà solo noi a livello locale ma tutta Italia, tutti i centri caritatevoli e tutte le associazioni. Bisogna fare subito qualcosa».

Silvia Buffa

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