Animali in viaggio, odissea per un volo «Penalizzato il turismo a quattro zampe»

«Possibile che per agosto non esistano compagnie aeree per la tratta Bologna-Catania (o anche da Verona o Ancona) che mettano a disposizione areei per il trasporto di cani in stiva?». Sembra una domanda inverosimile, eppure è proprio così. E’ successo a Stefania S., studentessa catanese residente a Cesena che, ricercando un volo per tornare in Sicilia per le vacanze estive, si è imbattuta nell’impossibilità di trovarne uno che le permetta di portare con sé il suo animale domestico partendo da una città vicina a quella dove si trova attualmente. «Tra luglio e agosto non ho trovato neppure un volo che mi permetta di imbarcare il mio cagnolino – denuncia a CTzen – perché tutti i velivoli impiegati in queste tratte non sono abilitati a farlo viaggiare in stiva». Un servizio – offerto a pagamento da quasi tutte le compagnie – che però pare non essere così scontato perché dipende dalla specifiche tecniche degli aeromobili. Compresi quelli Alitalia, la compagnia di bandiera, «di cui mi fidavo perché tutti me ne hanno parlato bene da questo punto di vista – racconta – ma che invece mi ha parecchio deluso».

Ma partiamo da principio. Stefania ad aprile ha adottato un cagnolino preso in canile e a Cesena, città dove studia, non ha nessuno che potrebbe tenerlo. «Ho bisogno di portarlo con me a Catania, non posso lasciarlo da solo», racconta. E qui comincia la sua odissea. «Per stare tranquilla mi sono rivolta ad Alitalia, informandomi direttamente al desk dell’aeroporto dove mi hanno spiegato che avrei dovuto individuare il volo interessato e chiamare il numero dedicato alle assistenze speciali per comunicare loro il modello e sapere se fosse o meno abilitato al trasporto di animali il stiva». Il suo amico a quattro zampe, infatti, è di taglia media e non può viaggiare in cabina. Qui sono iniziati i problemi perché tra tutti i voli a disposizione di Stefania, nessuno poteva imbarcare il cane. «Ho fatto decine di tentativi, tra luglio e agosto, senza guardare neppure i prezzi, da Bologna, da Ancona e anche Verona, ma niente: in nessuno era possibile portarlo con me». Il motivo del mancato servizio? «Mi hanno spiegato che le tratte sono effettuate da voli AirOne che, forse perché lowcost, non sono abilitati a portare cani in stiva. Ma è possibile che non ce ne sia neanche uno?», si chiede ancora incredula.

Constatata l’impossibilità di partire con Alitalia, Stefania ha provato a rivolgersi ad altre compagnie. «Ho controllato la tratta Ancona-Catania di Volotea ma sul sito non c’è scritto che permettono il trasporto di cani in stiva – spiega – mentre con Meridiana, da Bologna, il servizio costa 60 euro (a differenza di Alitalia che ne prevede 20) ma non è sempre garantito: oltre che dal modello, dipende dalla disponibilità del volo e la certezza se poter portare il cane o no la danno a biglietto gà acquistato, poche ore prima della partenza». Le uniche alternative? «Farmela in treno o partire da Roma con la compagnia di bandiera, che è una città più grande e ha più voli che vanno a Catania, tra cui anche qualcuno in cui posso portare con me il mio cane», racconta rassegnata.

Una situazione che, secondo Stefania, a maggior ragione nei mesi estivi, oltre a creare disagi ai passeggeri, scoraggerebbe il turismo con agli animali e incentiverebbe gli abbandoni. «In questo periodo non fanno altro che trasmettere campagne pubblicitarie per evitare l’atroce abbandono dei cani e per incrementare il turismo insieme ai nostri amici a quattro zampe, ma poi non fanno niente per farcelo mettere in pratica perché siamo soggetti a limitazioni costanti», accusa. «E’ solo ipocrisia continua: se si fanno le campagne gli utenti devono trovare riscontro nei servizi, sennò non ha senso».

«E’ di certo un fatto anomalo e potrebbe trattarsi di un caso limite – spiega l’avvocato Carmelo Calì, presidente di Confconsumatori Sicilia – ma il trasporto degli animali in stiva è un servizio che le compagnie devono fornire ai passeggeri, indipendentemente dal fatto che i mezzi partano da una città minore o che si tratti di vettori low-cost. Non può esistere – continua – che nessun volo, in arco di tempo così lungo, sia abilitato». Secondo il presidente non ci sono giustificazioni. «Posso capire che non tutte le partenze prevedano questa possibilità o che si possano innescare delle logiche commerciali per cui questa specifica non sia sempre disponibile – precisa il legale – ma uno al giorno, o almeno un paio a settimana, devono garantire il servizio all’utenza. Se così non è, c’è qualcosa che non funziona», afferma. Perché disagi come questi rischiano di scoraggiare chi vuole viaggiare con il proprio amico peloso, disincentivando il turismo a quattro zampe. «I passeggeri che hanno bisogno di portare con sé gli animali non devono essere penalizzati – conclude Calì – ma bisogna tutelare gli utenti e gli stessi animali». Soprattutto in estate, quando la cronaca ci racconta come siano loro più di tutti a pagarne le conseguenze.

L’avvocato Calì invita chiunque avesse riscontrato problematiche di questo tipo a rivolgersi a Confconsumatori Sicilia, inviando una email a confconsumatorisicilia@hotmail.com, chiamando il numero 095.2500426 oppure recandosi in sede a Catania, in viale Libertà 221.

[Foto di Matteo Mignani]

Perla Maria Gubernale

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