Angelino Alfano e Sergio Vella, i ‘navigatori’ di Agrigento tra i flutti ra munnizza…

PARTENDO DA RACALMUTO, DOVE DOPO TRE ANNI DI COMMISSARIAMENTO RITORNA LA DEMOCRAZIA (VI PRESENTIAMO I CANDIDATI SINDACI), ARRIVIAMO NEL ‘MARE AFRICANO’ DI PIRANDELLIANA MEMORIA DOPO DUE COMPARI, DOPO LE FATICHE, PRENDONO IL SOLE E IL BAGNO…

A quanto pare, noi Racalmutesi, negli ultimi due anni, non meritavamo la democrazia e la libertà, neanche quella di andare a votare. E’ l’ora della scelta per decidere chi sarà il mio successore, dopo tre anni di sospensione della democrazia, a causa di uno scioglimento del comune per mafia, fortemente voluto dai ministri Cancellieri ed Alfano.

Due ministri dell’Interno, come è risaputo, hanno fatto fuori le libere istituzioni democratiche. Due Ministri, come dimostrano i casi Li Gresti e Telekom, sono legati mani e piedi a quei poteri forti incarnati anche e non solo, dai professionisti dell’antimafia di sciasciana memoria che in Sicilia prosperano in mezzo ai rifiuti e sguazzano in mezzo all’acqua; tra affari miliardari, del tutto illegali e super protetti dai nuovi potenti del terzo millennio.

Adesso, finalmente, anche Racalmuto, per gentile concessione di Alfano, si torna a votare. Il paese di Sciascia è stato ingiustamente bollato con un marchio di infamia, perché colpevole di essersi ribellato, anche con delle denunce penali, allo strapotere politico dei ‘Professionisti dell’antimafia’ che in Sicilia – e nella provincia di Agrigento, in modo particolare, la provincia di Alfano – personaggi che, da acqua e rifiuti, traggono ingenti ricchezze.

La terribile punizione di Racalmuto, se letta nell’ottica maoista, la si potrebbe spiegare così: bisognava punire un paese, quello che più di tutti ha fatto baldoria legale contro i ‘Professionisti dell’antimafia’ di la munnizza, per educarne cento. E così è stato!

Si potrà scegliere adesso il nuovo Sindaco tra Biagio Adile, un ginecologo racalmutese trapiantato a Palermo, Enzo Sardo, un esattore delle tasse che lavora all’Agenzia delle Entrate, l’ex segretario provinciale del PD, l’avvocato Emilio Messana, il grillino Luigi Falletti e, dulcis in fundo, Carmelo Borsellino, una sorta di factotum che fa il commercialista, il macellaio, il ristoratore ed a breve diventerà anche albergatore.

Si tratta di un ‘uomo della provvidenza’, benedetto dalla chiesa locale e che trova anche il tempo per arringare i Racalmutesi con frequenti esercizi spirituali. A meno di sorprese dell’ultima ora, i concittadini di Leonardo Sciascia potranno puntare su questi uomini sostenuti da un indistinto frullato di partiti.

Partiti, i cui esponenti, in preda ad un’insopportabile vigliaccheria, altro non sono che dei cortigiani di chi si è impadronito, manu-miltari, della gestione dei rifiuti e dell’acqua, ricevendone in cambio posti di lavoro ed altro ancora.

Le società private che gestiscono i servizi di smaltimento dei rifiuti e quelli idrici, imponendo le tariffe più care d’Italia, continuano a ricevere, da anni, i relativi, ormai miliardari appalti, senza gara, un po’ in tutta quanta la Sicilia.

Anche a Racalmuto, paese di poco più di 8 mila abitanti, i commissari prefettizi ai quali lo scorso anno ha rinnovato l’incarico il Ministro agrigentino, Angelino Alfano, da settembre ad oggi hanno affidato non meno di 130 mila euro al mese di servizi, senza gara e sempre alle stesse ditte. Una pacchia!

Ci ha incuriosito la seguente ultima ordinanza, pubblicata nell’albo pretorio on-line del Comune di Racalmuto definita “Contingibile ed Urgente”. E’ la n° 2 del 20.03.2014 ex art. 191 del D.Lgs n° 152/06 e ss.mm.ii. per la prosecuzione del servizio di gestione integrata dei rifiuti sino al 31.07.2014.

Si tratta dello smaltimento dei rifiuti speciali e pericolosi, affidati, ovviamente senza gara, direttamente, come succede anche per tutti gli altri servizi, da oltre 6 anni a questa parte. Procedure ‘allegre’ (noi non parliamo di illegalità: questo lasciamolo decidere alla magistratura), prima seguite dagli ATO rifiuti, poi dai commissari regionali ed adesso dai commissari inviati dal Ministro Alfano.

Se avete un attimo di pazienza vi racconteremo con calma il perché abbiamo citato l’ultima di una lunga serie di ordinanze e la particolarità di questa ordinanza di affidamento di tali delicati servizi. Servizi costosissimi e per i quali paghiamo, a Racalmuto, la tassa più cara d’Italia: più del triplo della tariffa media nazionale.

A fronte di una media nazionale che per le civili abitazioni è di 250 euro l’anno per 100 metri quadri, a Racalmuto si pagano oltre 800 euro!

Si tratta, ovviamente, di servizi pessimi, garantiti sempre senza celebrare gare d’appalto e che costano, ad esempio a Racalmuto, più di due milioni di euro l’anno. Il triplo di quanto dovrebbero costare!

Sapete chi è il titolare della ditta affidataria di tali appalti, ossia la SEAP di Agrigento che, sinora assieme alla SAP ed all’ISEDA, in giro per la Sicilia e non solo, hanno avuto affidati, sempre senza gara, centinaia di milioni di euro appalti?

Si chiama Sergio Vella ed è il compare di nozze del Ministro Angelino Alfano, il Ministro che assieme alla Cancellieri ha commissariato Racalmuto per mafia!

Tutti gli agrigentini sanno che, alla stregua dell’accoppiata Formigoni-Daccò in Lombardia, Alfano, quando approda in Sicilia, e c’è bonazza, si fa condurre per mare, a bordo dello yacht di suo compare.

Così i due compari amano trascorrere i loro momenti di relax, evitando, ovviamente accuratamente, di discutere di ‘munnizza’ o di appalti senza gara. A queste cose ci pensano altri, come detto.

Il ministro con la ‘munnizza’ di suo compare non c’entra niente! Così come, ne siamo certi, Formigoni non c’entra niente con le storie strane targate Daccò, ras della sanità in Lombardia.

L’unica affinità tra i due è politica, visto che appartengono entrambi al Nuovo centrodestra. O no?

Redazione

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