Ancora fuori uso le case dell’acqua di Catania Sidra: «Nel fine settimana tutto nella norma»

Sono ancora fuori uso le case dell’acqua Sidra di Vulcania, piazza Nettuno e Nesima, dove molti cittadini ormai si recano per fare scorta di acqua potabile. Da sabato le strutture sono state disattivate, con un certo disappunto da parte dei catanesi più green, che in linea con la tematica ambientale che tiene banco in questi mesi hanno smesso di acquistare le confezioni in bottiglie di plastica.

L’annuncio pubblicato il 10 luglio, già una settimana fa, sul sito dell’azienda è chiaro: «Per motivi legati a problematiche relative alla distribuzione idrica – si legge – la fornitura presso i distributori automatici Case dell’Acqua è sospesa. Riprenderà non appena possibile». E lo stesso rispondono dal centralino se si chiama il numero verde per chiedere spiegazioni.

E se il problema avrebbe dovuto essere risolto nella giornata di lunedì, come avevano assicurato a MeridioNews dalla partecipata, ancora oggi nessun segno di vita proviene dagli erogatori di acqua che si trovano sul territorio catanese. «Sostanzialmente non è un problema di carenza idrica – spiega Antonio Vitale, presidente della Sidra – solo che in occasione delle difficoltà che abbiamo dovuto affrontare e le conseguenti erogazioni rallentate, che ormai sono quasi del tutto superate, abbiamo preferito staccare le case dell’acqua per evitare che si bruciassero gli impianti interni».

Un gesto precauzionale, quindi, che già da domani, con qualche giorno di ritardo, dovrebbe essere risolto. «Domani ripristiniamo tutto al cento per cento – assicura Vitale – già siamo al 90 per cento della nostra produzione. E potremmo riaprire evitando il rischio che si verifichino guasti». «Possiamo dire tranquillamente – conclude – che entro il fine settimana anche le case dell’acqua riprenderanno a funzionare a pieno regime».

Giorgia Lodato

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