Hanno raggiunto “l’apice della demotivazione”. Le Forze dell’Ordine italiane sono allo stremo e lo denunciano, ormai, ogni giorno. Confermando quanto abbiamo già osservato: anche loro sono vittime di quelle politiche dellausterity dettate dalle oligarchie bancarie e finanziarie dEuropa che stanno fagocitando le classi medie e quelle più povere, riducendo pure il comparto della sicurezza pubblica ad un optional. Non a caso, nonostante i tentativi di insabbiare e ridimensionare i fatti da parte delle istituzioni, abbiamo visto tanti esponenti di queste categorie esprimere solidarietà a chi manifestava contro questo stato cose (il famoso episodio in cui gli agenti, in più città, si sono tolti i caschi durante la protesta pacifica dei Forconi e del Movimento 9 Dicembre).
Oggi, l’ennesimo allarme, viene lanciato da i sindacati di Polizia UGL, COISP e UIL Polizia che segnalano il forte malcontento tra il personale della Polizia di Stato in servizio presso la Sezione Polizia Ferroviaria di Catania e che hanno chiesto un incontro urgente ai dirigenti. Incontro rimandato a dopo il 6 gennaio 2014 “senza specificare la data esatta”.
I sindacati si dicono “molto turbati dalla scelta in argomento poiché dimostra quanta poca attenzione viene dedicata agli operatori di Polizia che stanno raggiungendo, in generale, l’apice della DEMOTIVAZIONE. Ormai da tempo l’espressione Polizia di Stato è associata a restrizioni economiche, disattenzioni da parte delle Istituzioni, mancanza di sicurezza negli ambenti lavorativi e, in un clima del genere, alcuni Dirigenti anziché ascoltare le problematiche del personale fuggono dal dialogo costruttivo lasciando intendere che a nessuno più importi l’umore dei Poliziotti!
Un esempio eclatante – si legge nella nota dei sindacati- riguarda la circostanza secondo la quale il responsabile della Sezione Polfer di Catania non ha accolto, tra le tante, l’istanza di un dipendente, affidatario del figlio minore, con la quale chiedeva di essere inserito nei turni compatibili con le esigenze familiari predette, violando in tal modo le aspettative di un bimbo che, nei momenti importanti, non vede il proprio genitore al fianco.
Nel predetto ufficio, secondo le OO.SS. scriventi, si verificano molteplici disparità di trattamento tra il personale dipendente, non vengono rispettati i profili professionali e si verificano anche casi di non oculata gestione delle risorse economiche il tutto, chiaramente, in danno del buon andamento dell’Ufficio e a cascata della collettività. La predetta non oculata gestione delle risorse, se eliminata, potrebbe alleviare i tanti disagi della categoria della Polizia di Stato che sta vivendo il periodo più buio nella storia dell’Amministrazione in argomento e garantire maggior sicurezza per la collettività”.
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