Elezione mancata per meno di cento voti. Ci sarà unsecondo turno, il 14 e 15 giugno, nel Comune dove si è registrato un calo di affluenza. Dal 73 per cento nel 2010 si è passati al 69 per cento di questo appuntamento elettorale. I cittadini di San Giovanni la punta hanno votato per il successore del sindaco Andrea Barbaro Messina, ma a rincontrarsi alle urne saranno Nino Bellia e Santo Trovato. Il primo, pur avendo raccolto più del doppio dei consensi del secondo, non ha raggiunto il 50 per cento più. Stando ai risultati forniti dai comitati elettorali, con 74 voti in più Bellia avrebbe vinto al primo turno.
I risultati definitivi dello scrutinio sono arrivati solo in tarda notte. Complice il caos durante le operazioni, con in mediatre schede su dieci dove non è stata barrata la scelta per il sindaco. In questi casi, si considera la preferenza solo per la lista e i candidati al consiglio comunale indicati. Fa da esempio la sezione numero 15, su 777 schede scrutinate in 236 mancava la preferenza per il candidato sindaco. Percentuali alla mano, la mancata preferenza è il secondo partito.
La coalizione più larga, con nove voci a sostegno, ha supportato Antonino Bellia. Dipendente della ST Microelectronics, 46enne, presidente della Multiservizi puntese, considerato il delfino del sindaco uscente. In campagna elettorale ha cavalcato il motto «Per non tornare indietro». Il programma politico presentato segue la direzione tracciata dalla precedente sindacatura. Come detto da Bellia a MeridioNews: «Lavoreremo per continuare a dare stabilità e serenità a questo territorio, come fatto da questa amministrazione negli ultimi dieci anni». Due liste civiche hanno sostenuto la corsa di Santo Trovato. Classe 1959, già consigliere comunale e primo cittadino di San Giovanni la Punta, ha un passato pure da assessore della Provincia di Catania. A MeridioNews ha detto: «Vogliamo innanzitutto rompere il monopolio creato dalla scorsa amministrazione e che non sia più necessario recarsi al Comune accompagnato da un politico per entrare in un ufficio». Nel suo programma politico, in primo piano la riforma dei servizi sociali.
La candidata del M5sGiuseppina Rannone ha già fatto sapere che, com’è abitudine del movimento pentastellato, non si schiererà al ballottaggio. Durante la campagna elettorale, però, non le aveva mandate a dire riguardo alla Multiservizi puntese di cui Bellia è presidente: «Quest’azienda, con 75 dipendenti, assorbe gran parte del lavoro. Ma dobbiamo sapere chi ci lavora– – ha affermato a MeridioNews – Non può passare il messaggio che, se sei amico di o il fratello di, puoi avere possibilità di entrare. Il lavoro non può essere un favore, ma un diritto».
Consigliere comunale uscente, anche lui ex sostenitore di Messina, è il candidato escluso al primo turno di Puntese nel cuore e B 23 Nicola Bertolo.«Aspettavo che qualcuno mi chiamasse per indicarmi come candidato del primo cittadino. Non è successo, mi dispiace», non ha nascosto a MeridioNews. Le promesse elettorali fatte ai cittadini hanno battuto sul rilancio politico-economico di San Giovanni la punta attraverso un migliore utilizzo dei fondi europei. Altro escluso è Lorenzo Innocenzo Seminerio è l’esponente della lista Noi con Salvini e Sicilia Viva. Il leader leghista Matteo Salvini si è recato in visita nel Comune etneo proprio per supportarne la candidatura. Appuntamento turbolento, caratterizzato da alcuni diverbi tra il pubblico e i contestatori.
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