Il 29 dicembre l’Amat ha pubblicato un maxi bando per l’acquisto di 89 autobus grazie ad alcune tranche arretrate di finanziamento del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Sull’appalto però pende un grosso punto interrogativo legato alla concessione di un contributo – in parte obbligatorio per ottenere i fondi – da parte della Regione Siciliana: in parole povere, quanti di questi 89 mezzi circoleranno in città dipende da quanto denaro Palazzo d’Orleans sarà disposto a sborsare. In tempi di vacche magre non è un particolare da poco.
Quello siglato dal consiglio di amministrazione di via Roccazzo si può comunque archiviare come un buon risultato visto che si tratta della seconda gara portata a termine a distanza di una decina di giorni dall’avviso pubblico per 33 mezzi finanziato dal Pon Metro e diviso in due lotti, il primo per 10 autosnodati e il secondo per 23 bus per un importo complessivo di 16 milioni. Se andassero tutti a segno, l’Amat potrebbe rinnovare il proprio parco macchine con ben 122 mezzi ecologici e nuovi di zecca, quasi la metà di quelli che ogni giorno percorrono le strade del capoluogo siciliano.
L’incertezza, però, rimane e la stessa azienda di trasporto pubblico la mette nero su bianco nel capitolato di gara quando spiega che «l’aggiudicazione definitiva dei lotti della gara è subordinata all’assegnazione all’Amat del finanziamento in parola da parte della Regione. Amat si riserva la facoltà, in base all’entità del finanziamento concesso, di non aggiudicare o aggiudicare parzialmente uno o più lotti». I soldi, in parola, ci sono. Si aspetta il conforto degli atti ufficiali.
I decreti di finanziamento del Mit sono due: il 345 del 28 ottobre 2016 e il 25 del 23 gennaio 2017. Il primo distribuisce tra le Regioni ben 750 milioni per il biennio 2015-2016 con una fetta di 51 milioni alla Sicilia. Il secondo ripartisce 50 milioni all’anno per il triennio 2017-2018-2019 assegnandone 3,4 all’Isola purché Palazzo d’Orleans assicuri una quota di cofinanziamento di 851mila euro per un importo minimo complessivo di 4,2 milioni all’anno. I fondi del Ministero vanno rigorosamente utilizzati per l’acquisto di mezzi ecologici: minibus, bus e autosnodati con alimentazione elettrica, a gasolio, a metano o ibrida.
Gli 89 mezzi del bando sono divisi in quattro lotti. Primo lotto: due bus lunghi fra i 6,90 e i 7,20 metri a gasolio con base d’asta di 210mila euro. Secondo lotto: 38 autobus fra i 10,40 e i 10,90 metri a gasolio con base d’asta di 8,7 milioni, 230mila euro a mezzo. Terzo lotto da ben 20,3 milioni: 39 bus fra gli 11,50 e i 12,40 metri a metano con base d’asta di 10,5 milioni (270mila euro a mezzo) più 3,7 milioni per la copertura del servizio di manutenzione full service per sei anni rinnovabili per altri sei (in questo caso il costo del full service salirebbe a 6 milioni). Quarto lotto: 10 autosnodati fra i 17,70 e i 18,20 metri a gasolio (base d’asta di 3,3 milioni, 330mila euro a mezzo). Il valore complessivo dell’appalto è di 32,5 milioni. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 13 febbraio all’una. Le buste saranno aperte il 26 febbraio alle 11, mentre gli autobus dovranno essere consegnati entro cinque mesi dall’ordine.
Naturalmente i mezzi dovranno essere dotati di tutti i comfort per autista e passeggeri, di impianti all’avanguardia, riscaldamento, condizionatore, validatrici per i biglietti a banda magnetica, videosorveglianza, sedili antivandalismo, gps e display informativo interno. «Grazie al decreto, firmato lo scorso anno, dal ministro Graziano Delrio – afferma Dario Chinnici, capogruppo del Pd al Comune di Palermo -, che destina ingenti risorse al rinnovamento della flotta bus, l’Amat potrà svecchiare buona parte del suo parco mezzi con vetture confortevoli e dotate di tecnologie di prim’ordine. A questo aggiungiamo anche le risorse già disponibili per geolocalizzare gli autobus e avere tempi certi di attesa alle fermate. Ringrazio il ministro Delrio, l’amministrazione comunale e l’Amat. La collaborazione e la pianificazione fra il governo nazionale e gli enti locali è la strada per mettere nelle condizioni Amat di offrire un servizio di trasporto efficiente, puntuale e con mezzi all’avanguardia».
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