Si è svolto l’incontro al Mimit per analizzare lo stato di avanzamento sul piano di riallocazione occupazionale dei lavoratori Almaviva. Il responsabile dell’area di crisi del Mimit, Matteo Losego, ha sollecitato i singoli territori a relazionare con puntualità lo stato del progetto previsto dalle Azioni di politica attiva per i lavoratori di Almaviva Contact.
Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Tlc, pur apprezzando il lavoro organizzativo fin qui svolto, hanno sottolineato che «nessun risultato esigibile è stato fino a oggi conseguito» e hanno rilevato che nessun lavoratore ha trovato occupazione o è stato inserito in percorsi formativi finalizzati all’inserimento di ricollocazione lavorativa, a fronte di un arco temporale già trascorso che scadrà il 30 settembre 2024.
In tutte le sedi, è stata conclusa in questi giorni la fase di profilazione dei lavoratori, per indicare il livello di occupabilità. La Regione siciliana nel suo progetto è andata un po’ più avanti, avendo già predisposto e divulgato l’avviso pubblico di politiche attive verso il mercato del lavoro pubblico e privato. «Ma anche in Sicilia – sostengono i sindacati – non si è ancora realizzata nessuna opportunità occupazionale. Abbiamo ribadito quando detto nella conferenza stampa di Palermo, sollecitando le istituzioni ad attuare e le proposte di riallocazione già condivise».
Almaviva ha comunicato che intende riaprire a partire da giugno, con un percorso di riqualificazione e conversione verso l’Information technology, destinato a circa 70 dipendenti su base nazionale, ai quali non è stata data in passato la possibilità di fare domanda di partecipazione, ossia ai dipendenti appartenenti alle ex commesse Trenitalia, Amex, Alitalia, Vodafone e chi per vari motivi si trovava nella condizione di lunga assenza.
«Il percorso formativo IT proposto – spiegano i sindacati – prevede la stessa durata dei precedenti e il conseguimento della certificazione Linux. Almaviva ha specificato di non assumere alcun impegno sull’assunzione dei lavoratori riqualificati, rinviando qualsiasi ulteriore valutazione alla fine del percorso». Alla luce di quanto sopra, e dal momento che il tempo a disposizione è quasi finito, le organizzazioni sindacali siciliane e palermitane SLc, Fistel, Uilcom e Ugl «ritengono indispensabile il coinvolgimento del presidente della Regione Siciliana, chiamato in solido a garantire la copertura politica necessaria al governo dei processi rappresentati».
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