«Almaviva Contact S.p.a. Azienda leader in Italia nella realizzazione di servizi CRM, ricerca, per la propria sede di Palermo, consulenti telefonici outbound per attività di teleselling. Si offre un contratto di collaborazione, retribuzione fissa e incentivi economici sulla base dei risultati. I requisiti per accedere alla selezione sono: diploma scuola media superiore, ottime doti di comunicazione, buon utilizzo pc, orientamento al raggiungimento degli obiettivi, disponibilità a lavorare in orari pomeridiani e serali». È questo il testo di un’offerta di lavoro apparsa ieri su un sito di annunci che ha attirato l’attenzione di tanti palermitani in cerca di impiego. A destare la curiosità, in particolare, il fatto che l’azienda che cerca collaboratori per svolgere attività di teleselling e contatto clienti sia proprio Almaviva, la stessa che in questi giorni ha annunciato 1670 esuberi nella sede del capoluogo siciliano.
«L’inserzione è vera, ma la tipologia di attività è del tutto differente – specificano dall’azienda – Per l’attività di outbound (consulenti che propongono contratti e fanno ricerche di mercato ndr.), che è molto limitata e certamente non paragonabile a quella di inbound, vengono stipulati contratti di consulenza a brevissimo termine. La vertenza in atto riguarda, invece, dipendenti con anzianità aziendale media di dieci anni, con contratti a tempo indeterminato». Si tratta, insomma, di distinguere il core businness dell’azienda dalle attività secondarie. Almaviva Contact ha circa 9000 dipendenti a tempo indeterminato in tutta Italia per attività inbound, utilizzati per commesse da grandi aziende come Wind o, nel al recente passato, Enel. Per queste sono state assunte e formate persone che oggi hanno un’anzianità aziendale media di 10 anni. Accanto a queste attività principali, c’è una fetta decisamente più piccola di outbound.
«Le questioni non possono essere confrontate – ribadiscono da Almaviva – Da una parte c’è gente che si è fatta una nuova vita, ha messo su famiglia, ha acceso mutui, dall’altra abbiamo dei lavori che durano poche settimane». La vertenza per i 1670 lavoratori in esubero della sede di Palermo, intanto, prosegue, con l‘incontro di domani a Roma tra azienda e sindacati: «Che oggi siano delle criticità è innegabile – spiegano da Almaviva – La riduzione di personale è pesante e fa fronte a una situazione di crisi aziendale che con perdite ingenti. Ma non si può accusare Almaviva di avere avuto un atteggiamento mordi e fuggi, nè di aver voluto assumere soltanto usufruendo degli incentivi. Siamo a Palermo da 16 anni e la quota di lavoratori per i quali si è ricorso agli incentivi è minima».
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